[03/03/2011] News

Energia 2020: le conclusioni del Consiglio europeo. La politica estera energetica e le prospettive dell’Ue

BRUXELLES. Pubblichiamo l'ultima parte del documento approvate il 28 febbraio dal Consiglio europeo trasporti, telecomunicazioni ed energia   sul tema « Energia 2020 : Strategia per un'energia competitiva, sostenibile e sicura».

6. Relazioni estere nel settore dell'energia. Perseguendo sempre il dialogo, le partnership e le altre iniziative in corso con i nostri principali partner e le regioni chiave, e nel rispetto delle competenze che incombono rispettivamente agli Stati membri ed all'Unione, bisognerà migliorare la trasparenza, la coerenza, l'unità e la credibilità dell'azione estera nel settore dell'energia.

A questo riguardo occorrerà: I) creare un mercato integrato dell'energia a livello dell'Ue e mettere in opera la legislazione dell'Ue in materia di energie rinnovabili, di efficienza energetica e di sicurezza energetica; II) inviare ai Paesi fornitori, di transito e di consumo dei messaggi coerenti e coordinati, a livello dell'Ue e degli Stati membri; III) migliorare lo scambio di informazioni tra la Commissione e gli Stati membri, soprattutto le informazioni comunicate dagli Stati membri alla Commissione riguardanti gli accordi bilaterali in materia di energia, nuovi ed esistenti, che vengono conclusi con Paesi terzi, e vigilare affinché abbiano luogo nei tempi opportuni; IV) mettere in comune la valutazione dei rischi per la sicurezza energetica dell'Ue e tenere nel dovuto conto le preoccupazioni in materia di sicurezza energetica nella politica con i propri vicini; V) diversificare le vie e le fonti di approvvigionamento dell'Europa e proseguire gli sforzi miranti a facilitare lo sviluppo di corridoi strategici per il  trasporto di volumi importanti di gas, quale il corridoio gasiero sud‑europeo; VI) stabilire delle partnership strategiche ed una cooperazione globale con i principali Paesi e le principali regioni di rifornimento, di transito e di consumo. Queste partnership non dovranno limitarsi alle questioni relative al gas, al petrolio e all'elettricità, ma coprire altri settori di interesse comune, quali la sicurezza energetica, le tecnologie, sicure e sostenibile, a basse emissioni di CO2 e le condizioni di investimento.

Quindi, dovranno soprattutto mirare a: Promuovere l'efficienza energetica e la produzione di energia a partire da fonti rinnovabili; Facilitare la convergenza dei regolamenti, soprattutto attraverso la messa in opera nei Paesi vicini, della législazione dell'Ue riguardante il mercato dell'energia, per promuovere il ricorso a regole basate  sul mercato e per elaborare le misure eque necessarie per garantire ai produttori di elettricità dell'Ue delle condizioni di concorrenza eque in rapporto ai produttori situati al di fuori dello Spazio economico europeo; Preservare e promuovere le norme di sicurezza più elevate nel settore nucleare;  Sostenere le ambizioni dell'Ue nei processi internazionali, per esempio nei negoziati relativi al clima; VII) Rafforzare il coordinamento degli Stati membri e gli sforzi che l'Unione dispiega per meglio proteggere e promuovere gli interessi comuni e le politiche dell''Ue in materia energetica. b) Sarà possibile sfruttare meglio le sinergie tra  gli Stati membri e tra l'Unione e i suoi partner avvalendosi pienamente dei consessi multilaterali nel settore energetico o interessandosi da vicino a questo settore, migliorando la cooperazione all'interno di questi consessi (Agenzia internazionale dell'energia - Iea, Agenzia internazionale dell'energia atomica - Iaea, Partenariato internazionale per la cooperazione in materia di efficienza energetica - Ipeec, Agenzia internazionale per le energie rinnovabili . Irena, Carta dell'energia, Comunità dell'energia, Unione per il Mediterraneo, Partenariato orientale, Forum internazionale sull'energia, etc.). c) Integrare i punti sopra evocati in un solo documento strategico dettagliato, per esempio la futura comunicazione della Commissione sulla sicurezza energetica e la cooperazione internazionale, permetterà di migliorare ancora la coerenza, la trasparenza e l'unità delle azioni estere dell'Ue in questo settore

II. Prospettive a lungo termine (2020 - 2050), valutazione e rapporti a) L'insieme della strategia dovrà basarsi su una concezione chiara di un sistema energetico efficace, sicuro e sostenibile  all'orizzonte del 2050 ed avanzare progressivamente verso questo obiettivo, delle tappe intermedie che permettano di mettere in evidenza la notevole accelerazione della decarbonizzazione dei sistemi energetici, da realizzare attraverso metodi sostenibili ed economicamente vantaggiosi. b) Sarà utile, per fissare degli orientamenti riguardanti la via da seguire fino al traguardo del 2050, diffondere rapidamente una road map energetica che copra questo periodo, questa road map, neutra sul piano tecnologico, mettendo sempre dovutamente l'accento sull'efficienza energetica, farà vedere le combinazioni di combustibili possibili in futuro in Europa e le misure da prendere in questa prospettiva. c) Bisognerà vigilare perché questa road map, nella sua progettazione, sia compatibile con la road map dell'Ue per un'economia a basse emissioni di carbonio entro il 2050 e con il libro bianco sull'avvenire della politica dei trasporti e che siano stabilite delle sinergie con questi due documenti. Conviene tener conto anche delle road map e degli scenari nazionali esistenti. d) Questa prospettiva a  lungo termine e la rod map per il 2050 dovranno servire alla definizione ed all'elaborazione  delle future priorità a lungo termine in materia di infrastrutture, vista la comunicazione intitolata "Priorità in materia di infrastrutture energetiche per il 2020 ed oltre" così come gli strumenti in corso di elaborazione a questo scopo. In questo contesto, si è preso atto dei lavori preparatori previsti per le "autostrade dell'elettricità" e le infrastrutture di trasporto di CO2. e) La strategia e gli strumenti che la accompagnano dovranno essere assortiti urgentemente, adeguatamente e con un buon rapporto costo-efficacia, per quel che riguarda l'elaborazione dei rapporti ed il controllo, così come per i meccanismi di valutazione, al fine di facilitare l'adattamento delle misure che tengano nel dovuto conto l'evoluzione delle tecnologie.

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