[15/04/2011] News

Radioattività di nuovo alle stelle e aumento del livello nell’acqua dei reattori di Fukushima

Dopo aver ripristinato il sistema di raffreddamento, ci vorranno 3 mesi per stabilizzare il combustibile nucleare

LIVORNO. Secondo quanto dice la rete televisiva giapponese Nhk, un team guidato da Akio Okayasu, della Tokyo university of marine science and technology che ha condotto un'indagine sui danni dello tsunami nel distretto di Aneyoshi di Miyako City, «Ha stabilito che lo tsunami dell'11 marzo ha raggiunto 38,9 metri in una città costiera della prefettura di Iwate. La cifra supera l'altezza dello tsunami record nella prefettura di 115 anni fa. Lo tsunami che ha colpito la stessa prefettura nel 1896 ha registrato un'altezza di 38,2 metri. Il nuovo record supera la cifra del passato di 70 centimetri».

Okayasu ha detto che «Anche se nel 2011 lo tsunami era più grande di quelli passati, c'è stato un piccolo danno alle case della zona nella quale abbiamo svolto la ricerca. Questo perché i residenti hanno spostato le loro comunità più in alto a terra, dopo aver appreso dalle esperienze passate. La gente dovrebbe imparare da questa zona quando ricostruirà le città danneggiate dal disastro».

Avrebbe dovuto imparare anche la lobby nucleare, visto che quello che nei giorni scorsi ci era stato presentato come un evento più che eccezionale è stato sì uno tsunami record per il Giappone, ma molto simile a quello accaduto "solo" 115 anni fa, un  battito di ciglia a livello di tempi geologici. Invece tutti dicono che il nucleare giapponese "supersicuro" non era preparato ad affrontare un evento così eccezionale da essere ritenuto impossibile.

Intanto Tokyo Electric Power Company (Tepco) a Fukushima Daiichi, che l'11 marzo ha subito onde di tsunami di massimo 15 metri di altezza,  si prepara a nuove scosse di assestamento per garantire che i generatori di emergenza non subiscano danni per un altro tsunami. Ieri i generatori diesel di emergenza e le pompe per l'iniezione di acqua nei reattori 1, 2 e 3 sono stati spostati in  un terreno a circa 23 metri sul livello del mare e sono in corso anche lavori su due reti delle linee di alimentazioni del reattore 4 per evitare un backout totale. La Tepco starebbe pensando anche un secondo sistema per pompare acqua nei reattori.
il vice-presidente dell'Atomic energy society of Japan, Takashi Sawada, ha reso note le proiezioni di un gruppo informale di 11 esperti della society secondo le quali «per mettere in atto un sistema di raffreddamento nell'impianto di Fukushima Daiichi, che stabilizzi il suo combustibile nucleare, potrebbe richiedere altri 3 mesi».

Secondo Sawada, «I dati pubblicati dalla Tokyo Electric Power Company dimostrano che parti della barre di combustibile nei reattori 1 e 3 si sono fuse e si sono stabilite nel bottom del pressure vessels. Se le iniezioni di acqua in corso continuano, può essere mantenuta la situazione attuale. Il compito più importante della Tepco è quello di eliminare tutta l'acqua contaminata e ricostruire un sistema di circolazione dell'acqua di raffreddamento. Una volta che questi lavori saranno fatti, la stabilizzazione del combustibile nucleare potrebbe prendere 2 o 3 mesi, se non di più. Ma la situazione potrebbe peggiorare se un altro forte terremoto mettesse out l'alimentazione alla centrale e rendesse impossibile mantenere fresco il combustibile nucleare per 2 o 3 giorni. Il che destabilizzerebbe le temperature e la pressione all'interno dei reattori e la situazione potrebbe diventare di nuovo estremamente imprevedibile».

Oggi la Tepco ha annunciato che verserà  50 miliardi di yen di indennizzi provvisori ma anche che durante la scorsa settimana i livelli di radiazioni nelle acque nei cosiddetti pozzi sub-drain  di Fukushima Daiichi sono cresciuti  fino a 38 volte.

Nel lavoro in corso per rimuovere l'acqua contaminata dalle fondamenta degli edifici delle turbine e nelle trincee/ gallerie, la Tepco si è imbattuta il 13 aprile in 400 bequerel di iodio-131 e 53 bequerel di cesio 134 per cm3 in una fossa da svuotare nel reattore 1, livelli rispettivamente 6 e 38 volte superiori a quelli di una settimana fa. Nella trincea del reattore 2 c'erano addirittura l.610 becquerel di iodio-131 e 7,9 becquerel di cesio-134 per cm3, livelli rispettivamente 17 e 8 volte superiori ad una settimana. Oggi la Tepco ha spiegato che «I pozzi sub-drain dei 2 reattori sono collegati da un tubo e potrebbe essere l'acqua altamente radioattiva del reattore numero 2 che si disperde nel sottosuolo». La Nuclear and industrial safety agency del Giappone (Nisa) ha chiesto alla Tepco di  aumentare le sue letture delle radiazione a 3 volte a settimana a partire da sabato.

La situazione sembra farsi sempre più complicata ed é ancora difficile per la Tepco determinare quando avranno inizio i lavori per ripristinare i sistemi di raffreddamento dei reattori danneggiati. L'azienda dice che «E' necessario più tempo per installare i serbatoi di acqua di emergenza, per contenere l'acqua altamente radioattiva utilizzata per raffreddare i reattori». Mercoledì è stato  completato il trasferimento di circa 660 tonnellate di acque reflue dal tunnel del reattore 2 ad un condensatore della turbina, ma i lavori per il trasferimento delle acque contaminate dagli  altri reattori non è ancora iniziato perché non ci sono a disposizione strutture sufficienti. La Tepco prevede di utilizzare storage tanks di fortuna e la "mega float" grande più di un campo di calcio e un impianto di trattamento delle scorie per stoccare l'acqua altamente radioattiva. Ieri nel recinto della centrale nucleare è stata completata l'installazione di serbatoi di fortuna che possono contenere 1.000 tonnellate di acqua, ma la Tepco deve costruire serbatoi per contenere almeno 27.000  tonnellate di acque radioattive entro la fine di maggio.

Oggi la Tepco ha rivelato che il livello dell'acqua radioattiva è in aumento in un tunnel vicino al il reattore 2, dove la grande quantità di acqua contaminata nei sotterranei e nelle gallerie sta già ostacolando le operazioni per ripristinare i sistemi di raffreddamento dell'impianto. Il 13 aprile, dopo lo smaltimento di 6.600 tonnellate di acqua, sembrava che il livello nel tunnel fosse sceso di 8 centimetri, ma stamattina è tornato al livello precedente. E il reattore 2 è probabilmente quello che scarica più acqua altamente radioattiva in mare.

Secondo la Tepco, nell'impianto ci sarebbero almeno 50.000 tonnellate di acqua contaminata  (probabilmente in tutto sono 60.000) e verrà utilizzato i rifiuti, serbatoi di stoccaggio di fortuna e un serbatoio mobile per immagazzinare l'acqua radioattiva.

Anche la piscina del carburante esaurito dell'unità 4 ha evidentemente avuto grossi problemi, la Tepco ieri ha confermato che alcune barre di combustibile sono danneggiate. Campioni di 400 ml di acqua prelevati nella piscina il 12 aprile mostrano livelli elevati (fino a 100.000 volte superiori al normale) di iodio-131, cesio 134 e cesio-137. L'ingegnere nucleare Arnie Gunderson di Fairewind Associates sottolinea che «Lo iodio.-131 rilevato non ci dovrebbe essere del tutto. Tutto il combustibile dell'unità 4 era stato rimosso dal nucleo e collocato nella piscina ben prima dell'incidente dell'11 marzo. Con un tempo di dimezzamento di 8 giorni, è molto probabile che lo  Iodio-131 che sarebbe stato individuato in questa acqua ci sarebbe solo se ci fosse stata una criticità, dato che gravi danni subiti dalla piscina sono più di una semplice congettura». La Tepco tuttavia dice che l'alta radioattività potrebbe essere causata da detriti radioattivi finiti nella ​piscina o dall'acqua piovana radioattiva che è caduta nella piscina... il che però pone grossi interrogativi sulla reale contaminazione dell'ambiente nei dintorni della centrale di Fukushima Daiichi.

In questa situazione che sembra sempre più terribilmente complicata, le 700 tonnellate di acqua altamente radioattiva pompate fuori da una trincea di un condensatore sono solo una goccia in quell'enorme secchio pieno di 60.000 tonnellate di acqua radioattiva che è diventata la centrale nucleare di Fukushima Daiichi.

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