[23/10/2007] Trasporti

Auto, il successo dei carburanti gassosi

ROMA. Poco più di cinque mesi sono bastati per far man bassa degli incentivi MSE (del Ministero dello Sviluppo Economico) previsti per tutto il 2007 dalla Finanziaria. Un grandissimo successo che ribadisce l’importanza di scegliere una soluzione ad effetto immediato, come i carburanti gassosi, per combattere l’inquinamento atmosferico. Gli incentivi previsti per il triennio 2007-2009 permettono di usufruire di due tipologie di agevolazioni: da un lato l’incentivazione all’acquisto di un’autovettura o di un autocarro nuovo ed omologato anche mediante l’alimentazione a GPL o a metano, con un contributo di 1500 euro che potrà arrivare fino a 2000 euro nel caso in cui il veicolo da acquistare produca meno di 120gr/km di CO2 (comma 228). Tale contributo si può cumulare con quello previsto in caso di rottamazione di un veicolo di categoria Euro 0 o 1: nel caso di acquisto di un autovettura, il cittadino gode di un ulteriore incentivo finanziario pari a 800 euro e l’esenzione dal bollo auto per due annualità successive, che diventano tre se il veicolo da acquistare ha una cilindrata inferiore a 1300 cc (comma 226).

Nel caso di acquisto di un autocarro, si aggiungono 2000 euro di incentivo (comma 227). L’altra tipologia prevede un rifinanziamento di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 degli incentivi gestiti dal MSE per la conversione a GPL o a metano dei veicoli già circolanti con meno di tre anni di vita (650 euro) e per la conversione a GPL o a metano di veicoli già circolanti appartenenti alle categorie Euro 0 o Euro 1 (350 euro) (comma 238). Si noti che i veicoli nuovi convertiti a gas dal concessionario prima della vendita sono agevolati come veicoli convertiti nei primi tre anni di vita (650 euro) in quanto omologati a benzina e poi allestiti con alimentazione a gas. Per il 2007 in oltre 80.000 hanno fatto domanda per ottenere le agevolazioni, di cui il 35% si è rivolto ai concessionari. Ha contribuito a questo importante risultato il notevole coinvolgimento delle case automobilistiche che hanno scelto di investire risorse in questo settore, all’insegna della sperimentazione di nuove tecnologie e di nuovi processi industriali. Il restante 65% si è rivolto alle officine, usufruendo così delle agevolazioni per convertire la propria auto. Del questo 65%, ben l’80% ha scelto do convertire un auto con massimo tre anni di vita, il 14% un auto Euro 1 e il solo il 6% un auto Euro 0.

In termini di quote sul mercato totale – includendo cioè anche ciò che è fuori dalle incentivazioni -, rispetto agli anni precedenti è notevolmente aumentata la percentuale di auto tendenzialmente nuove (Euro 3 o Euro 4) e gli incentivi, che – come si è detto – sono stati utilizzati essenzialmente per auto di tipo moderno, hanno accelerato questo processo virtuoso. Basti sapere che nel 2006 il 39% sul totale delle auto convertite appartenevano alle categoria Euro 3 ed Euro 4, il 31% era costituito da auto Euro 2, il 16% Euro 1 e il 14% Euro 0. Ciò significa che effettivamente il parco macchine convertito annualmente sta cambiando e che queste politiche di incentivazione permettono di far circolare a GPL veicoli con alte percorrenze annue, che, oltre tutto, rimarranno su strada un tempo abbastanza lungo. Ma è anche indicativo del fatto che la scelta del GPL è un scelta economicamente vantaggiosa per l’utente finale. Se si considerano gli incentivi in base al tipo di alimentazione si evince che per il 91% è stato scelto il GPL mentre per il 9% il metano. Diversi i dati relativi alle immatricolazioni di auto nuove a metano o GPL. Partendo dal 2006 si può considerare come in tutto l’anno sono state registrate 6.400 immatricolazioni a GPL e 34.000 immatricolazioni per il metano.

Una notevole differenza, che però non è in conflitto con i dati presi in considerazione precedentemente relativi all’after-market. Se si considerano infatti i dati relativi ai collaudi, a cui tutte le macchine convertite vengono sottoposte, è netta le prevalenza del GPL: i collaudi a GPL sono stati circa 165.000 nel 2006 e circa 180.000 stimati nel 2007 contro i collaudi a metano del 2006 che erano circa 40.000 e che per il 2007 vengono stimati in 35.000. In sostanza, la prevalenza del metano per quanto riguarda l’immatricolazione di auto nuove, native a metano, rivela semplicemente una scelta di alcune case automobilistiche. Al di là della distinzione tra i due carburanti va sottolineato un notevole successo dei carburanti gassosi che soddisfano contemporaneamente i tre principali obiettivi eco-economici che questo Esecutivo ha posto già dall’inizio della legislatura, il risanamento ambientale – con in testa Kyoto – l’efficienza energetica e la diversificazione delle fonti energetiche, e ciò nel settore sicuramente più dipendente dai carburanti tradizionali.

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