[28/01/2008] Aria

Obiettivi Ue sulle rinnovabili: ecco come sono stati calcolati

LIVORNO. Come si è giunti al 17% che è l’obiettivo stabilito dall’Unione europea per la quota di rinnovabili in Italia al 2020?
Lo ha spiegato oggi la stessa commissione europea dopo che nei giorni scorsi aveva dato il via libera al pacchetto anti gas-serra, che prevede come traguardo europeo una percentuale di poco superiore, pari al 20%.

Per arrivare a calcolare l´obiettivo finale si sono seguiti diversi passaggi. Si è partiti innanzitutto dai dati modulati del 2005, anno di riferimento di tutti i calcoli del pacchetto. La modulazione è stata fatta in modo da tener conto, a livello nazionale, dei differenti punti di partenza e degli sforzi già fatti dagli stati membri che hanno aumentato di oltre il 2% la parte di energie rinnovabili tra il 2001 e il 2005.

Ottenuto così il valore modulato del 2005, vi si è aggiunto il 5,5% del valore stesso. Per calcolare lo sforzo restante per ogni stato membro, stimato in 0,16 tonnellate di petrolio equivalente per ogni cittadino Ue, è stata utilizzata una ponderazione. Si è applicato l´indice relativo al prodotto interno lordo per abitante e lo si e´ poi moltiplicato per la popolazione del paese. Sommati questi due addendi è stata infine applicata una cifra globale per stato membro sulla parte di energie rinnovabili previste per il 2020. Il risultato di questo complesso calcolo per l´ Italia è del 17%.

Per permette ai paesi di rispettare nel modo economicamente più interessante (ma non certo nel modo ambientalmente più corretto!) gli obiettivi loro imposti, la Commissione europea ha previsto parallelamente ai target la creazione di un regime di garanzie di origine trasferibili. Si tratta di certificati, attestanti l´origine rinnovabile dell´energia, che i paesi Ue, in difficoltà a raggiungere il proprio target, potranno acquistare da altri stati membri.

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