[17/03/2008] Comunicati

Empoli: allo studio regolamento edilizio "tipo" basato su principi di ecosostenibilità

FIRENZE. Ridurre i consumi di energia e diminuire le emissioni di CO2, è un imperativo di tutti i settori produttivi a partire da quelli più energivori. Per la costruzione di edifici e la loro gestione sembra che si utilizzi dal 30 al 40% dell’energia totale prodotta a livello nazionale e l’edilizia è anche responsabile di una buona fetta delle emissioni causa dell’effetto serra, dei mutamenti climatici e dell’inquinamento atmosferico su scala globale. Si impongono quindi nuovi criteri di progettazione interdisciplinari che, nell’insieme, potrebbero consentire di risparmiare fino al 70% dell’energia legata al costruire ed all’abitare.

Un percorso integrato interessante in tal senso, è quello messo in moto da Arpat insieme al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Usl 11 di Empoli e all’Agenzia per lo sviluppo del circondario Empolese Valdelsa (Asev). Il progetto è stato finalizzato alla definizione, da parte di un gruppo di lavoro interistituzionale e interdisciplinare, di un regolamento edilizio tipo per i 15 comuni presenti sul territorio di riferimento dell’Asl 11 di Empoli in base ai principi della bio e della ecosostenibilità.

«Tale approccio - spiegano da Arpat - vede l’edifico come un sistema in equilibrio dinamico con l’ambiente esterno e le attività condotte al suo interno, che deve avere bassi consumi energetici e idrici ed essere realizzato in materiali a basso impatto ambientale sulla salute». Questa filosofia deve ovviamente riguardare tutta la filiera che si occupa di edilizia dai progettisti fino alle imprese di costruzione. Le fasi di lavoro sono iniziate con un’estesa ricerca bibliografica sul settore.

Successivamente è stato elaborato un indice del Regolamento, articolato nelle seguenti sezioni: disposizioni di carattere generale; prestazioni del contesto; prestazioni dell’edificio; efficienza degli impianti; utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Attualmente sono in fase di definizione circa 50 schede tecniche secondo una struttura definita e concordata dal gruppo di lavoro e relative ciascuna a 4 tipologie di intervento edilizio (insediamento, lotto esistente, manutenzione e restauro). L’Agenzia per l’ambiente (Dipartimento di Pisa e Servizio Subprovinciale di Empoli), ha contribuito alla redazione delle schede su: riduzione dell’esposizione all’inquinamento elettromagnetico (alta, bassa frequenza e indoor); riduzione dell’esposizione all’inquinamento acustico (Clima e impatto acustico); requisiti acustici passivi; gestione delle acque reflue; riduzione dei consumi delle acque potabili; sistemi di produzione di calore ad alto rendimento; regolazione locale della temperatura dell’aria; adozione di sistemi a bassa temperatura; impianti centralizzati di produzione calore con contabilizzazione dei consumi; sistemi di isolamento termico dell’edificio; utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.

Nelle schede, sono stati definiti i livelli prestazionali obbligatori da conseguire e i requisiti facoltativi che rimangono a discrezione del progettista/proponente. Tali schede, troveranno poi una sintesi nell’articolato normativo del Regolamento, di cui sono già stati condivisi i contenuti generali ed è attualmente in fase di stesura, con la conseguente definizione del carattere prescrittivo o incentivante dei vari requisiti trattati.

«L’obiettivo - proseguono da Arpat - è che l’articolato costituisca uno strumento di immediata applicazione per il recepimento da parte dei comuni delle direttive regionali in merito al contenimento dei consumi energetici nell’edilizia (L.R. 39/2005) e per la verifica della sostenibilità e qualità degli interventi edilizi (L.R. n. 1/2005 ). In questo modo potrà diventare uno strumento sia per i comuni al fine di indirizzare ed “educare” le scelte dei progettisti edili, sia per questi ultimi per seguire agevolmente un percorso tracciato, in parte obbligatorio e in parte volontario, che li porti verso un edilizia più moderna che manifesti e metta in atto i principi della sostenibilità ambientale» concludono dall’Agenzia.

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