[24/06/2008] Aria

G8: il Giappone proporrà un “Piano clima”

LIVORNO. Il primo ministro giapponese Yasuo Fukuda ha annunciato oggi che al summit del G8 che si terrà ad Hokkaido dal 7 al 9 luglio, intende proporre ai leader dei maggiori Paesi industrializzati una vasta serie di misure per la prevenzione del riscaldamento globale.

Il ministro degli esteri del Giappone Masahiko Komura, ha detto in una conferenza stampa che il suo Paese intende diventare il «motore nella lotta al cambiamento climatico».

Komura ha esposto ai corrispondenti della stampa estera i principali punti del “Piano Clima” del primo ministro giapponese che si collocano nel solco già tracciato dal precedente summit del G8 a Heiligendamm, in Germania.

Fukuda ha annunciato un obiettivo a lungo termine per ridurre dal 50 all’ 80% le emissioni di gas serra entro il 2050 rispetto agli indici che si registreranno nel 2010. Per il medio termine, tra il 2008 e il 2012, il Giappone intende proporre a tutti i Paesi del G8 di rdurre le loro emissioni, con una tabella di marcia che prevede un meno 6% per il Giappone, il 7% in meno per gli Usa e l’8% per l’Unione Europea. Cifre che i nostri ministri Prestigiacomo e Tremonti hanno già definito non raggiungibili dell’Italia che si troverebbe a perdere competitività se le rispettasse. Uno strano atteggiamento, visto che i nostri alleati-competitori sembrano pronti a sostenerle. Evidentemente la competitività del made in Italy è considerata quella con la paccottiglia cinese e non quella che punta all’innovazione dei processi produttivi, al risparmio delle risorse e dell’energia.

Il Giappone chiederà anche la realizzazione di un fondo speciale di donatori per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad adottare un nuovo modello di gestione dell’economia, ed è già pronto ad investire 1miliardo e 200 milioni di dollari in questo programma. Resta da capire chi sarà il suggeritore ed il controllore di questo New deal mondiale, visto che anche i Paesi del G8 si trovano di fronte ad una crisi economica del loro modello.

Per evitare equivoci, comunque Fukuda aveva già messo le mani avanti: «Il G8 non è tuttavia abilitato ad adottare decisioni definitive sulle emissioni di gas serra, questo problema appartiene alle prerogative dell’Onu. Però, anche se l’incontro dei leaders del G8 non permette di adottare immediatamente una soluzione ai problemi internazionali, il summit costituirà senza alcun dubbio un avvenimento di importanza cruciale per il futuro».

Torna all'archivio