[31/12/2008] Parchi

Il Senegal svende le coste a politici e stranieri

LIVORNO. La speculazione e l´abusivismo edilizi non hanno confini, e preferiscono il mare. Un dossier dell´Ong "Aide transparence" svela che «Molti senegalesi e stranieri hanno costruito o detengono concessioni fondiarie sul demanio pubblico marittimo (Dpm) in violazione della legge. Tra questi "privilegiati" ci sono il presidente Wade e il sindaco di Dakar e presidente del Senato Pape Diop». Il demanio marittimo che attira di più è la fascia costiera tra les Almadies, la Corniche Ouest ed Est, Yoff, Cap Manuel, Soumbédioune e Yarakh, un´area di circa 830 ettari. Qui l´elite senegalese si è costruita ville lussuose, ristoranti, cliniche.

Secondo "Aide transparence" il presidente della repubblica Abdoulaye Wade, disporrebbe di una proprietà di 6.000 m2 nel Dpm a Yoff, mentre il sindaco di Dakar si è appropriato di una bella fetta di demanio dove ha costruito un grande palazzo con molti piani in un´altra area costiera magnifica, quella ai piedi delle Mamelles.Il palazzo abusivo è addirittura stato affittato ad organizzazioni dell´Onu. «In più - dice il rapporto pubblicato con grande evidenza anche dal quotidiano Wal Fadjri – un ministro di Stato, che si suppone dovrebbe vigilare sull´integrità del demanio pubblico marittimo nazionale, avrebbe anche costruito un bunker nell´isola di Ngor».

Ville e palazzi sono anche circondati da impenetrabili muri che non consentono più l´accesso a coste e spiagge. Ma non è solo il governo liberale senegalese ad appropriarsi del demanio pubblico, le coste vengono "regalate" con permessi che svelano sospetta prodigalità a uomini d´affari libanesi e francesi. Wade avrebbe fatto dono di un terreno adiacente alla sua "seconda" proprietà nel dpm di Popenguine al re del Marocco Mohammed VI. Mentre i Rahal, una famiglia libanese ben introdotta nelle segrete stanze del potere liberale senegalese, stanno per allargare sulla costa pubblica le loro già cospicue attività alberghiere. Secondo il rapporto di "Aide transparence" i Rahal «Hanno anche fatto man bassa di un sito strategico, destinato alla sorveglianza ed alla protezione della fauna marina, un´area marina protetta ed una zona di punta per una specie di tartaruga marina».

Non poteva mancare il parco d´attrazione "Magic Land" dove, sempre libanesi, hanno privatizzato 200 metri di spiaggia e retro costa. Poi ci sono i circoli privati graditi al regime, solitamente gestiti da stranieri, che si appropriano di generose fette di Dpm con la complicità delle amministrazioni locali. Il rapporto sottolinea che «la bulimia fondiaria delle élites politiche, amministrative e religiose» dura da mezzo secolo e che si sarebbe accentuata a partire dal 2000, quando le violazioni del Dpm si sono accentuate con l´apertura di «una sorta di strada sulle riserve fondiarie litorali dello Stato per le classi dirigenti».

L´Ong ha calcolato quanto costano ai senegalesi questi generosi regali: «Lo Stato del Senegal avrebbe potuto incassare la somma di 600 miliardi di franche Cfa sul Demanio marittimo pubblico» circa 1,3 miliardi di dollari. Secondo "Aide transparence" «Con prezzi superiori a 365 mila franchi Cfa al m2, il valore totale dei terreni irregolarmente occupati del Dpm raggiunge circa i 300 miliardi di franchi, cioè l´equivalente del debito interno del Senegal al mese di novembre 2008. A questa somma occorre aggiungere la stima fatta dall´associazione degli architetti, che sottolinea che il valore dei terreni situati sul Dpm e ceduti dall´Anoci (Agence nationale de l´Organisation de la Conférence islamique, ndr) ceduti alle imprese straniere equivarrebbe a 300 miliardi di franchi Cfa».

Si tratta più o meno di una cifra che equivale alla metà del bilancio nazionale del Senegal ceduta per un pugno di franchi per le concessioni dei terreni demaniali all´alta borghesia senegalese e agli stranieri ben introdotti. In tutto, le entrate del Dpm che entrerebbero nelle casse senegalesi raggiungerebbero appena 150 milioni di franchi e i terreni ceduti direttamente dallo Stato a politici e clienti stranieri non supera i 15 mila franchi, praticamente un regalo per un obolo simbolico.

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