[22/01/2009] Comunicati

Innovazione, in Italia è moderata e sotto la media Ue

BRUXELLES. L´European innovation scoreboard 2008 pubblicato oggi dimostra che l´Ue, prima della crisi finanziaria, ha fatto progressi notevoli in materia di innovazione: lo scarto con UUsa e Giappone si è ridotto soprattutto per il balzo in avanti fatto da nuovi entrati nell´Ue come Cipro, la Romania e Bulgaria. Nell´Ue le risorse umane e le disponibilità di finanziamento per l´innovazione sono cresciuti sensibilmente. Gli investimenti delle imprese restano però relativamente deboli se si paragonano a quelli statunitensi e giapponesi.

L´Italia non va benissimo: è l´ultima del gruppo degli "innovatori moderati", «la capacità di innovazione è al di sotto alla media dei 27 – si legge nell´European innovation scoreboard 2008 - e anche il tasso di miglioramento è inferiore a quello della UE-27». I punti di forza relativi del nostro Paese sono la finanza ed il supporto agli effetti economici e i punti deboli sono le risorse umane, gli investimenti, i collegamenti e l´imprenditorialità. Negli ultimi 5 anni, c´è comunque stato un forte miglioramento e una crescita dell´innovazione dovute in particolare alla finanza ed alle risorse umane e umane, grazie all´aumento di laureati (8,8%), dei dottorati 22,7%), all´accesso alla banda larga da parte delle imprese (18,6%), all´a concessione di marchi comunitari (4,7%).

Invece la performance degli investimenti societari nell´innovazione non è migliorato, così come il suo rendimento economico, anzi è peggiorata a causa delle vendite un calo del "New-to-market sales"(-7,8%) e del New-to-firm sales (-5.3%).

Insieme all´Italia, nel gruppo degli "innovatori moderati" ci sono Cipro, Islanda, Etonia, Slovenias, Repubblica Ceca, Norvegia, Spagna, Portogallo e Grecia con risultati sotto la media continentale e con in testa Cipro e Portogallo.

I primi della classe, i "Campioni dell´innovazione" sono Svizzera, Svezia, Finlandia, Germania, Danimarca e Gran Bretagna, con risultati nettamente superiori alla media Ue. Tra questi i più veloci ed innovativi sono Svizxzzera e Gemania.

Anche Austria, Irlanda, Lussemburgo, Belgio, Francia ed Olanda hanno performances superiori alla media europea. Questo gruppo è guidato dall´Irlanda seguita da vicino dall´Austria.

In fondo alla classifica ci sono i "Paesi in via di recupero": Malta, Ungheria, Slovacchia, Polonia, Lituania, Croazia, Romania, Lettonia, Bulgaria e Turchia, con risultati ben al di sotto della media europea. Sembrano comunque tutti in buon recupero e la Romania e la Bulgaria sembrano i Paesi che stanno risalendo più velocemente la china dell´innovazione.

L´European innovation scoreboard è redatto per la direzione generale delle imprese e delle industrie della Commissione europea dall´Istituto di ricerca economica sull´innovazione e la tecnologia di Maastricht ed il rapporto sull´innovazione è redatto da un gruppo di esperti dell´università di Atene e del gruppo Technopolis

Günter Verheugen, commissario Ue alla politica industriale, e Janez Potočnik, commissario per la ricerca, sottolineano che «In tempi di crisi, non è il momento di ridurre gli investimenti nella ricerca né di rallentare l´innovazione. E´ vitale se l´Europa vuole uscire più forte dalla crisi economica deve rilevare le sfide del cambiamento climatico e della globalizzazione. L´Ue ha numerosi vantaggi,in particolare unno spazio europeo per la ricerca con un´attrattiva crescente e migliora costantemente le sue performances nei settori dell´innovazione. Resta tuttavia del lavoro da fare, in particolare per quel che riguarda i sub-investimenti relativi alla parte delle imprese. Le iniziative della Commissione puntano a rafforzare l´efficacia della ricerca in Europa, a stimolare l´innovazione ed a sviluppare i mercati dell´alta tecnologia, mettendo l´Ue sulla buona strada»

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