[22/01/2009] Rifiuti
FIRENZE. Gli effetti della crisi economica sul mercato delle materie di recupero sono stati al centro della riunione indetta dall´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini che ha raccolto questa mattina attorno a un tavolo i rappresentanti degli enti locali toscani, dei tre nuovi Ato rifiuti, Arrr, Cispel e tutti i consorzi che si occupano di recupero e riciclo.
«La crisi si sta facendo sentire – ha detto l´assessore Bramerini - e dobbiamo affrontare il problema concretamente e senza pregiudizi ideologici. Voglio portare avanti con tutti i soggetti un monitoraggio di questa delicata filiera per capire dove e come intervenire. Intanto ho sottoposto il problema al ministro Prestigiacomo e alla commissione nazionale degli assessori all´ambiente di tut te le Regioni. Tutti hanno denunciato difficoltà analoghe alle nostre, tanto che si è deciso di costituire un tavolo interregionale, di cui farà parte anche la Toscana».
Il confronto con i consorzi ha confermato la generale difficoltà del sistema legata alla crisi dei consumi e al crollo dei costi delle materie prime, ma ha anche evidenziato che in Toscana soltanto il recupero del legno è in netta difficoltà. Vetro ed alluminio non denunciano problemi, la plastica si vende, seppur a prezzi ridotti (in alcuni casi addirittura del 70%), mentre la carta da macero, non più richiesta come prodotto da export, viene destinata alle cartiere italiane. Una costante evidenziata da tutti i rappresentanti dei consorzi presenti (Conai-Consorzio imballaggi, Corepla-Consorzio recupero imballaggi di plastica, Comieco-Consorzio recupero imballaggi di plastica, Cial-Consorzio imballaggi alluminio, Coreve- Consorzio recupero vetro, Rilegno-Consorzio recupero imballaggi in vetro) è la scarsa qualità dei materiali derivanti dalla raccolta differenziata.
Secondo i presenti è necessario ripensare la raccolta differenziata per ottimizzarne sia la quantità (secondo Coreve, ad esempio, ad oggi viene effettivamente recuperato solo il 40% del potenziale toscano) sia la qualità del materiale destinato a riciclo (la presenza di impurità aumenta gli scarti destinati alla discarica ed inoltre materiali di bassa qualità trovano maggiori difficoltà ad essere collocati sul mercato).
L´assemblea ha concordato sull´importanza di realizzare impianti di selezione e trattamento della raccolta differenziata, soprattutto per quanto riguarda compost e multimateriale. Inoltre è stata sottolineata la differenza tra percentuali di raccolta e percentuali di effettivo riciclo del materiale recuperato.
«La Toscana ha recepito le norme nazionali – ha detto l´assessore - ma al tavolo di confronto interregionale chiederemo al ministro di abbracciare gli obiettivi della nuova normativa europea, improntata all´aumento del riciclaggio e non della raccolta differenziata. Tutto questo senza contare il fatto che in Italia non esistono né modalità né standard univoci per certificare la raccolta differenziata e questa lacuna deve essere colmata al più presto possibile».