[31/01/2006] Rifiuti

Il Comune di Grosseto accelera sugli acquisti verdi e cerca alleati

GROSSETO. Le lettere sono stato inviate a 50 enti pubblici, dall’amministrazione provinciale alle caserme, dagli istituti previdenziali alle prefettura, dalla Asl alla Camera di commercio. Il mittente è uno solo: l’ufficio ambiente e sviluppo sostenibile del Comune di Grosseto, che guidato dall’assessore Francesca Scopelliti (nella foto) e dal dirigente Luca Favali, sta cercando di coinvolgere il maggior numero possibile di realtà nella pratica del green public procurement.

«Noi abbiamo sempre detto come amministrazione che la scelta dello sviluppo sostenibile era una scelta culturale – spiega l’assessore Scopelliti - come formichine abbiamo cercato di lavorare un po’ alla volta sensibilizzando gli uffici, e poi ampliando il nostro raggio d’azione».

Quella degli acquisti verdi è per Francesca Scopelliti una vera e propria sfida: «Sta a noi convincere più enti possibile – spiega – perché solo essendo in tanti ad attivare queste procedure possiamo far crescere la cultura del green public procurement. Da parte nostra utilizziamo già più del 40% di carta ecologica, il 70% degli alimenti somministrati nelle mense scolastiche è biologico, utilizziamo lampadine a risparmio energetico e nei nostri appalti privilegiamo con punteggi più alti le aziende che hanno certificazioni Ecolabel, Emas o Iso 14001».

«Il Comune di Grosseto è da sempre attento alle tematiche ambientali – ha aggiunto Luca Favali – da quattro anni per esempio pubblichiamo il bilancio ambientale sia preventivo che consuntivo, che sono scaricabili dal sito internet del Comune. E continueremo a farlo anche ora che si è concluso il progetto europeo Clear, perché crediamo che sia importante per i cittadini conoscere i dati fisici dell’ambiente in cui viviamo e consultare gli indicatori pluriennali sui vari temi dei rifiuti, dell’acqua, degli acquisti verdi…».

Un altro progetto europeo a cui ha aderito Grosseto è Compass: «La Commissione ambientale europea ci ha nominato “comune mentore” – conclude l’assessore Scopelliti – perché siamo stati il primo capoluogo di provincia italiano ad avere l’Emas e per questo ci ha incaricato di fare una sorta di tutoraggio ad altri 4 comuni (Lucca, Arezzo, Forte dei Marmi, Capalbio) per guidarli al conseguimento dell’Emas».

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