[21/02/2007] Aria

CO2 nel sottosuolo, Pecoraro: «Non sia un sotterfugio per riproporre fonti fossili»

ROMA. Nella riunione di ieri dei ministri dell’ambiente europei non è stato solo deciso l’impegno unilaterale a un taglio del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sulla base del 1990, con la prospettiva di essere ancora più coraggiosi entro il 2050. Su richiesta dell’Italia infatti è stato tolto dalle conclusioni della riunione il riferimento al sequestro geologico dei gas serra, lasciando solamente quello relativo alla promozione della ricerca sulla cattura di Co2.

«Ho insistito particolarmente su questo punto – spiega oggi il ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio – perché considerando che non esiste ancora un sistema ambientalmente sicuro per conservare sotto il suolo i gas serra catturati, chi fa ricerca in questo settore non deve usare il sequestro geologico della Co2 come un sotterfugio per riproporci l´utilizzo dei combustibili fossili. Gli Stati Uniti lavorano a un progetto del genere da sei anni e ancora non sono riusciti a certificare un sistema sicuro».

Tornando sul tema della riduzione delle emissioni, Pecoraro Scanio ha quindi ammesso «non è il massimo quanto è emerso dalla riunione di ieri, ma devo prendere atto che i ministri europei hanno svolto egregiamente il loro ruolo, facendo da contrappeso all´eccesso di attenzione alle lobby che in altri consigli dei ministri Ue si sta rilevando».

Del resto questo compromesso consente all´Unione Europea di restare il motore del cambiamento dell´economia mondiale in modo compatibile con gli obiettivi di Kyoto. «E questo può incoraggiare anche le svolte che si annunciano negli Usa soprattutto dal Congresso - conclude il ministro italiano - e i primi segnali di volontà di adesione della Cina e dell´India. L´obiettivo è uno solo: evitare che il surriscaldamento del Pianeta arrivi a quei due gradi centigradi che sono considerati l´inizio di una catastrofe».

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