[14/03/2007] Consumo

Agroalimentare, produttori e Gdo più vicini con l´accordo Cia-Coop

LIVORNIO. «Le politiche di rafforzamento delle filiere produttive costituiscono l’impegno principale che Cia Toscana e Lega Coop Agoalimentare Toscana assumono, partendo dai settori più tradizionali dell’agricoltura toscana, fino ad altri settori con alta potenzialità economica, come il florovivaismo, l’ortofrutta, la forestazione, così come per l’agrienergie». Ad affermarlo è il presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci, commentando il documento d’intesa raggiunto da Cia e LegaCoop Agroalimentare Toscana e presentato questa mattina.

L’obiettivo primario di questa intesa tra le due realtà regionali è quello di favorire un rafforzamento del sistema associativo dei produttori e del prodotto agricolo toscano.

«Questo progetto – spiega il presidente della Cia Toscana, Giordano Pascucci - nasce dalla comune valutazione sui caratteri della crisi dell’agricoltura toscana, dal punto di vista dei produttori, il cui modello soffre in modo particolare della carenza di strumenti economici capaci di unire le esigenze tecnico - organizzative della lavorazione e trasformazione, con quelle della tutela e valorizzazione nel rapporto con il mercato, con l’obiettivo anche di coinvolgere le altre componenti del mondo agricolo e gli altri soggetti della filiera».

«La caratterizzazione economica e di organizzazione del prodotto a cui la legislazione riconduce tali soggetti associativi – afferma il presidente di LegaCoop Agroalimentare, Stefano Cecchi - consiglia l’impostazione di una strategia che punti al rafforzamento del sistema attraverso l’accelerazione di un processo di adesione di tali strutture all’organizzazione della rappresentanza del sistema cooperativo, processo che Cia e LegaCoop vogliono incoraggiare contestualmente all´impostazione di una più precisa strategia e progettualità economica e commerciale nei singoli settori di riferimento. Il confronto, a questo riguardo, dovrà necessariamente coinvolgere i livelli territoriali delle rispettive organizzazioni e dei soggetti operanti sul territorio, soprattutto per dare concretezza alle politiche e alle azioni».

«Per fare in modo che questa proposta possa trovare riscontro più immediato – continua Cecchi – dovremo coinvolgere tutte le parti in causa, dalle componenti politiche della regione fino alle realtà economiche sia sotto forma di singola azienda sia realtà consorziate». Al documento d’intesa faranno seguito nei prossimi mesi alcune iniziative pubbliche.

«Questo accordo – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni - si inserisce perfettamente nella strada maestra che abbiamo indicato per il futuro del nostro settore agroalimentare: è infatti solo con la costruzione di collaborazioni e sinergie tra i protagonisti della filiera produttiva che moltissime piccole aziende possono trovare spazio sui mercati».

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