[29/05/2007] Comunicati

Le domande che greenreport non si fa (o forse sì)

Caro Greenreport, cari colleghi.
Vi leggo sempre e spesso apprezzo il vostro progetto. Ma da giornalista, da sempre attento ai temi dell´energia, devo contestarvi nel merito. Se l´ambientalismo italiano vuole uscire dal pur comodo steccato che si è costruito (visto il grande peso politico che ha nonostante lo scarsissimo seguito democratico ed elettorale) sarebbe opportuno cominciare a parlarne. Credo che ciò non accadrà, ma voglio investire su di voi questi dieci minuti.
Il vostro sito parla di tante cose in queste settimane ma ciò con non torna è ciò di cui tace e ciò che non chiede.

Leggo sul sito critiche a Bush e alla sua politica di rifiutare il Protocollo di Kyoto. Bush non ignora Kyoto. Bush dice di non voler rispettare quei parametri poichè ne andrebbe del benessere del suo Paese. Ovviamente non condivido una riga di ciò che dice ma almeno è coerente.

Al contrario del nostro Paese che firma tutto tanto poi non rispetta nulla. Siamo tra i grandi Paesi quello che meno ha ridotto (anzi ha aumentato) le emissioni di Co2. Questo è il dato di fatto. La scorsa settimana c´era un titolo meraviglioso sulla prima pagina di Repubblica. L´Ue bacchetta l´Italia per le emissioni di Co2 e chiede di ridurle: protestano i Verdi. Ecco la sintesi perfetta. Invece di esultare gli ambientalisti protestano (per completezza di informazione ha protestato anche Confindustria). Chissà come saranno contenti i Moratti. Del resto qualcuno di loro è stato proposto come sindaco di Milano proprio dai Verdi.

Vi suggerisco quindi una prima domanda: perchè in Italia si continua ad aumentare il consumo di combustibile fossile?
Ed ecco un´altra domanda da fare: perchè dare 200 milioni di euro alla Saras di Moratti in Sardegna?
Quando si discute di nucleare si parla sempre di lobby. Una lobby talmente potente che in Italia sono quasi scomparse persino le facoltà di Ingegneria Nucleare. E pensare che eravamo i più avanzati al mondo ai tempi di Mattei. Fermi è il padre della pila atomica. Felice Ippolito ed Enrico Mattei sono ignorati nella storia economica del Paese. Scrivetene se avete coraggio. Nessuno invece racconta gli appartenenti ad altre lobby come i filo petrolieri. Fatelo se avete coraggio.

A proposito del nucleare poi si rasenta la psicosi. Il termine è sempre associato ad aggettivi apocalittici. Mai che si dicesse: grazie alle emissioni radioattive diagnosticate milioni di malattie e salvate milioni di persone. Strano che nessuno ricordi ai lucani questo quando oesteggiavano il sito a Scansano ed esibivano i cartelli Free Nuke. Strano che tutti facciano finta di non vedere l´impossibilità di trovare un sito nazionale a causa della completa scomparsa (voluta da grandi poteri, opionion maker a gettone e dall´inedia politica) del senso civico di un Paese preludio alla scomparsa del Paese stesso. L´Italia è diventato un Paese senza più alcun senso di responsabilità. Chi decide davvero lavora affinchè il senso di responsabilità scompaia del tutto. A quel punto saremo una giungla dove vince solo il più forte.

Mai che si dicesse che il nucleare non emette Co2 ed è l´unica fonte energetica usabile nei prossimi 30-40 anni se si vuole mantenere questo livello di vita e non finire tutti bruciati letteralmente. Si ignora anche che nonostante siamo senza centrali nucleari in Italia i tumori stanno aumentando in maniera epidemica per non parlare delle malattie respiratorie. C´è un interessate servizio in apertura dell´Espresso: guardate dove si muore. Strano, non ci sono centrali nucleari nei dintorni di questi siti!

Mai che un simil-ambientalista proponesse qualcosa di costruttivo.
Un simil-ambientalista che dicesse: bene il sito nazionale delle scorie è oggi comunque indispensabile. Va fatto in tal posto, con tutti i crismi, risarcendo ma essendo fermi con la popolazione. Mai. Eppure in Svezia il deposito è a 10 chilometri da Stoccolma. E´ un Paese finito l´Italia. Se si parla di energia la soluzione del simil-ambientalista è il risparmio: ve lo immaginate se uno vi dice ho fame non ho da mangiare e voi gli rispondete: fa la dieta! Minimo vi picchia (e farebbe bene!).

Chiedete una volta a Pecoraro Scanio o a Realacci dove farebbero il sito nazionale per stoccare i rifiuti radioattivi degli ospedali.
Chiedetegli perchè l´Italia, la Campania e Napoli dove gli ambientalisti sono al Comune, alla provincia, alla regione e al Governo, sono le aree con la maggiore emergenza ambientale in Europa.
Chiedete ai giornalisti dei quotidiani nazionali perchè se Sarkozy e Royal parlano di nucleare (entrambi favorevoli) nell´ultimo dibattito televisivo questo diventa l´unico tema assolutamente taciuto su quel dibattito dalla stampa italiana.

Chiedete agli stessi giornalisti perchè le conclusioni dell´Ipcc sul nucleare non sono state riportate.
Chiedete perchè domattina non viene promulgata una legge che impone a tutte le case automobilistiche di aumentare l´efficenza delle auto.
Un solo articolo: dal primo gennaio 2008 si vendono solo auto ibride.
Oppure dal primo gennaio 2008 in Italia possono circolare solo auto che abbiano emissioni inferiori a 200 mg.
Perchè nessuno fa queste domande e neppure voi?

Luciano Luongo, giornalista

Senza voler minimamente intervenire sulla questione del nucleare, argomento sul quale il nostro collega ha un suo rispettabilissimo punto di vista diverso dal nostro, ci limitiamo a segnalare che gran parte delle domande che ci vengono suggerite, vengono continuamente approfondite dalla nostra redazione. I lettori assidui lo sanno perfettamente, ma chi volesse togliersi lo scrupolo di una verifica, utilizzi pure il motore di ricerca in alto a destra. La redazione di greenreport.

Torna all'archivio