[19/06/2007] Trasporti

Veicoli a metano, il 65% del mercato Ue è della Fiat. Ma in Italia si aspetta ancora il self-service

LIVORNO. Fatti, non parole. O anzi i fatti meglio delle parole. E’ proprio il caso di dirlo visto che Fiat mentre da una parte con il suo amministratore delegato Sergio Marchionne continua a difendere la categoria di cui è presidente nei confronti della proposta europea di abbassare a 120 grammi per chilometri i limiti di Co2 delle vetture europee, dall’altra continua a investire sul metano e quindi sulla forma di autotrazione al momento più pulita: forte dei suoi 26mila veicoli a metano venduti nel 2006, Fiat sarà infatti lo sponsor della manifestazione "Engva annual Ngv conference, political round table and exhibition" in programma a Strasburgo dal 19 al 21 giugno.

L´evento è organizzato dall´associazione europea dei veicoli a gas naturale che, nata nel 1994, raccoglie oltre 60 aziende provenienti da 17 Paesi, tra le quali Fiat Group Automobiles, con la missione di sviluppare un mercato sostenibile e vantaggioso per questo tipo di veicoli in tutta Europa.

Il Gruppo Fiat del resto è attualmente il primo costruttore a offrire nella sua linea ecologica "Natural Power", un´ampia gamma di veicoli con doppia alimentazione, metano-benzina, capace di rispondere alle esigenze di mobilità di una vasta categoria di utenti. Con i suoi modelli, Doblò, Punto, Multipla e Panda Panda, l´ultima nata nella linea Natural Power, Fiat è oggi leader in Europa tra i costruttori di veicoli a metano raggiungendo una quota di mercato superiore al 65%, che gli ha anche permesso di essere attualmente l’unica casa automobilistica europea in regola con i limiti attuali dei 140 grammi per chilometro di Co2.

Risultati importanti che dovrebbero far riflettere anche il nostro governo: l’impresa si è mossa offrendo una vasta gamma di vetture bipower e sfruttando gli ecoincentivi effettivamente messi a disposizione da Roma. Ma oggi, il problema del metano per autotrazione è un altro: una rete distributiva scarsa e disomogenea, con vaste aree del Paese totalmente scoperte. Che cosa si aspetta a seguire l’esempio tedesco, austriaco e svizzero autorizzando l’erogazione self-service nelle normali stazioni di rifornimento multifuel, accanto a benzine, diesel e gasolio?

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