[19/07/2007] Rifiuti

L´inceneritore di Montale fermo per sforamento delle emissioni

MONTALE (Pistoia). Da domani l’inceneritore di Montale gestito dal Cis sarà chiuso. L´ordinanza firmata dal sindaco è arrivata dopo la pubblicazione dei dati sulle emissioni rilevati nel maggio scorso da Arpat, secondo i quali l´inceneritore di Montale ha sforato di oltre sei volte il limite massimo delle diossine.

«Non possiamo commentare la notizia - spiegano dalla dirigenza del Cis - perché siamo stati vincolati al silenzio da parte dei Comuni e degli enti proprietari. In ogni caso oggi si stanno terminando i campionamenti delle indagini aggiuntive e quindi probabilmente da domani l´inceneritore sarà chiuso».

Chi parla invece è il sindaco di Montale Piero Razzoli: «Dopo l’arrivo delle analisi ho subito emanato l’ordinanza per chiudere l’impianto a titolo cautelativo –spiega - L’impianto sarà chiuso stanotte perché nella giornata di oggi abbiamo fatto fare subito nuove analisi visto che quelle che hanno dato risultati non conformi risalivano al maggio scorso e nel frattempo i tecnici Cis avevano già rilevato anomalie all’impianto di trattamento dei fumi correggendo il problema». Il sindaco ipotizza quindi che le emissioni fossero già a norma da tempo, in ogni caso adesso ci vorranno 15-20 giorni prima di conoscere il risultato delle nuove analisi e quindi riaprire – se tutto in regola - l’impianto.

«L’episodio di oggi dimostra che il nostro inceneritore è costantemente monitorato e che i controlli funzionano – continua il sindaco – e che come abbiamo sempre detto in caso di problemi o dubbi gli amministratori sono pronti immediatamente a chiudere l’attività». Le 90 tonnellate al giorno che brucia l’inceneritore di Montale saranno nel frattempo smaltite negli altri impianti dell’Ato 5. «Non c’è quindi nessuna emergenza neppure dal punto di vista dei rifiuti – conclude Razzoli – affrontiamo solo una normale fase di prudenza, che ripeto, dimostra la trasparenza con la quale abbiamo sempre trattato le tematiche ambientali».

Non si è fatto attendere il commento dei Verdi. «Una notizia purtroppo gravissima e che conferma la pericolosità degli inceneritori e la instabilità delle loro emissioni – ha dichiarato Fabio Roggiolani, consigliere regionale e presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale - Già nel 2005 pur in linea con la vecchia normativa sulle diossine si notava che non sarebbe riuscito a rientrare dentro i parametri della normativa che di li a poco sarebbe entrata in vigore e infatti nel 2006 a febbraio era risultato di nuovo fuori limite, ma pochi mesi dopo ancora controllato appariva dalle analisi dentro i parametri previsti; ora di nuovo la doccia freddissima ovvero che nei prelievi effettuati nel mese di maggio si è sforato il limite di oltre sei volte passando da rilevamenti consentiti di 0,1 a 0,6».

Fabio Roggiolani ritiene che ora sia il momento dei controlli su tutti i terreni circostanti e sui venti prevalenti che hanno soffiato in quei giorni e nei giorni successivi per capire quali e quante diossine si sono depositate sui terreni e quali sono le conseguenze per le popolazioni che vivono intorno all’impianto.

«Occorre una task force di Agenzia regionale di Sanità, dipartimento di prevenzione dei luoghi di lavoro e Asl di Pistoia - conclude Roggiolani - per effettuare tutti i controlli sulla popolazione necessari dopo un episodio di questa gravità».

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