Area ex Bigagli – Prato

[22 Gennaio 2015]

Con riferimento alla situazione presente presso l’area ex ditta Bigagl ubicata in via delle Fonti a Prato, in relazione all’articolo apparso su La Nazione del 20 gennaio 2015 «Ex Bigagli una bomba ambientale», possiamo dire che ARPAT nel corso del 2010 e 2011 ha effettuato diversi sopralluoghi presso l’area interessata sia singolarmente che insieme ad altre istituzioni.

In particolare nel mese di settembre del 2010 il dipartimento ARPAT di Prato ha effettuato una serie di accertamenti durante i quali sono stati documentati e fotografati tutti i rifiuti abbandonati nell’area ex Bigagli sia all’interno che all’esterno della stessa.

Il dipartimento ARPAT di Prato ha provveduto a comunicare sia al Comune di Prato che alle altre Autorità competenti le violazioni della normativa ambientale, con particolare riferimento alla situazione di abbandono di rifiuti.

L’Ufficio Ambiente del Comune di Prato ha provveduto ad emettere una serie di ordinanze sindacali, volte ad eliminare le problematiche ambientali evidenziate nel corso dell’attività di controllo. In data 23 febbraio 2011, dopo vari accertamenti, gli operatori ARPAT hanno accertato che erano stati rimossi tutti i rifiuti presenti nell’area interessata.

Per quanto riguarda, poi, più specificatamente lo stato di conservazione delle porzioni di tetti di eternit, che non costituiscono ad oggi rifiuto, preme precisare, come peraltro indicato in una comunicazione di risposta del 29 marzo 2013 al sig. Fabio Fiorentini, che la valutazione dell’esigenza di mettere in sicurezza tali manufatti compete all’Azienda Sanitaria – UF Igiene e Sanità Pubblica-, a cui ARPAT ha inoltrato le richieste di verifica pervenute nel tempo.

Infine, come indicato dal Comune di Prato, per quanto riguarda l’ottemperanza delle ordinanze sindacali emesse, risulta che una delle ordinanze è stata rispettata, mentre vi è un mancato adempimento per altre, per questo il Comune ha provveduto a richiedere alla ASL di verificare periodicamente il rispetto di quanto contenuto nell’ordinanze non ancora ottemperate.