RIMATERIA: verso la decisione sulla variante sostanziale

[6 Febbraio 2019]

Nel corso del consueto incontro con i cittadini organizzato da Rimateria – il 41esimo – la presidente Claudia Carnesecchi ha riferito che la polizza fideiussoria è stata depositata in Regione via posta certificata. Essendo stata stipulata con una compagnia iscritta al registro italiano delle assicurazioni ma che ha sede estera – ha spiegato Carnesecchi – “stiamo attendendo che la copia cartacea debitamente firmata arrivi in Italia”. Per quanto riguarda la situazione azionaria la presidente ha anche ricordato che Asiu  come è stato scritto sui giornali – ha deliberato la vendita del secondo lotto del 30% a Navarra.

La parola è quindi passata al direttore Luca Chiti che, nella sua lunga relazione, ha aggiornato sullo stato dei lavori in corso e delle pratiche per le autorizzazioni.

Luca Chiti ha ricordato che sono due le procedure in corso. La prima è la cosiddetta variante sostanziale che dovrebbe consentire di coltivare in continuità le aree già autorizzate, “quelle che chiamiamo in gergo la sutura che dall’attuale discarica exAsiu va ad appoggiarsi alla ex-Lucchini. L’altro giorno – ha aggiunto – abbiamo ricevuto la convocazione per la conferenza dei servizi decisoria fissata per l’11 febbraio. Siamo stati convocati verso la chiusura dei lavori: gli enti competenti avranno un momento deliberativo a porte chiuse e quindi avremo comunicazione dell’esito della conferenza”. Chiti ricorda i molti passaggi avuti da questa pratica nel corso delle varie conferenze di servizi che hanno permesso numerosi approfondimenti tecnici fin dal novembre dell’anno passato. Tra l’altro, Rimateria ha proposto un criterio di autoregolamentazione dei rifiuti in ingresso.

“Ora – ha detto Chiti – confidiamo in un esito positivo della conferenza e nell’emissione del decreto dirigenziale in tempi veloci”. Gli spazi coltivabili attualmente a disposizione si stanno rapidamente esaurendo e si stima restino una decina di giorni di operatività.

L’altra pratica, quella della Via (riguarda i progetti nuovi) , iniziata nel maggio scorso ha visto espletare tutti i passaggi previsti per l’esame della documentazione da parte di tutti gli uffici. Sono stati raccolti così una sessantina di pareri e circa 25 osservazioni da parte dei cittadini. I tecnici di Rimateria hanno risposto su ciascuna questione ai primi di novembre producendo una consistente documentazione integrativa che ha comportato ulteriore tempo per la valutazione da parte dei soggetti interessati. “Si è giunti così – ha ricordato il direttore – alla conferenza dei servizi del 24 gennaio. Ciò ha dato vita a una nuova fase di confronto e approfondimenti; entro il 26 febbraio verrà consegnata la documentazione integrativa. La speranza è che si possa avere la conferenza dei servizi nel corso del prossimo mese di marzo.

Il direttore Chiti ha poi svolto una dettagliata informativa per quanto riguarda i sistemi di captazione del biogas e i lavori di copertura della discarica.

IMPIANTO BIOGAS. Si sono registrati valori di ingresso di H2S molto elevati perché avendo completato circa 80% della captazione con i 58 pozzi complessivi siamo andati a coprire zone dove l’aspirazione non c’era mai stata “e quindi abbiamo intercettato probabili sacche e abbiamo generato un ciclo virtuoso di attivazione della reazione di degradazione dei rifiuti e quindi di produzione di biogas. Tutto il biogas intercettato è stato convogliato in torcia. Il container con il primo motore verrà installato nei prossimi giorni e nelle prossime settimane inizierà la produzione di energia elettrica che servirà per l’autoconsumo e, in parte, sarà ceduta in rete. A regime funzionerà stabilmente il motore da 500 kw mentre resterà di scorta quello da 150 kw.

LAVORI DI COPERTURA. Lavori sostanzialmente conclusi nella parte nord della discarica. Con queste opere, che hanno interessato la balza superiore e il colmo (circa 2,6 ettari), si arriva circa a 5,2 ettari di copertura, corrispondenti a circa metà della discarica. A seguito della periodica campagna di monitoraggio delle emissioni diffuse, è stato individuato il punto dove avviene la maggiore dispersione di maleodoranze e si sta predisponendo una copertura provvisoria con raccolta delle acque piovane verso il catino di fondo della discarica, in modo da contenere sensibilmente il problema. “Un intervento provvisorio destinato a durare un anno-un anno e mezzo – spiega Chiti – allorquando, ultimate le opere di regimazione idraulica delle acque piovane, sigilleremo definitivamente la discarica ex Asiu”.