Acqua: Macerata primo capoluogo di provincia con perdite idriche interiori al 10%

Nomisma, Anci e ministero dell'ambiente: SprecoZero un modello contro gli sprechi da imitare

[12 Luglio 2019]

Oggi a Macerata è stata presentata, con un evento-laboratorio sul contrasto allo spreco, la campagna di sensibilizzazione SprecoZero che vede come principali partner il ministero dell’ambiente e l’Associazione nazionale Comuni italiani Anci) in collaborazione con Nomisma, «finalizzata alla condivisione, alla promozione e alla diffusione delle migliori iniziative locali sul territorio italiano».

SprecoZero  punta a individuare le più valide iniziative locali e divulgarle come Best practices attraverso un workshop: Nomisma «affianca così le amministrazioni comunali nell’ottica di sistematizzare le esperienze antispreco, per operare direttamente sul modello di sviluppo del nostro paese. Il progetto si articola in una fase di analisi di scenario volta a sistematizzare le esperienze antispreco a livello territoriale, per poi realizzare un modello replicabile che tenga conto delle iniziative della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS). L’intento è quello di stilare delle buone pratiche che sopperiscano a un dispositivo normativo frammentato e poco organico e di dare forma a politiche attive che rispondano direttamente ai bisogni dei cittadin»i.

Secondo l’indice del rapporto 2018 di Ecosistema Urbano stilato da Legambiente che misura le performance ambientali delle città, Macerata è al nono posto tra le città italiane e nel 2018 Legambiente la aveva definita la seconda città più virtuosa d’Italia (dopo Pordenone) per il minor spreco d’acqua, per questo Nomisma ha analizzato il caso di Macerata per quanto riguarda il risparmio idrico e sottolinea che «I dati Istat registrano sul territorio di Macerata (ATO 3) 9.908 mila metri cubi di acqua immessa nelle reti comunali di distribuzione di acqua potabile e 7.602 mila metri cubi di acqua erogata nelle reti comunali di distribuzione di acqua potabile, valori molto al di sotto della media Italiana che riflettono la buona gestione del Comune».

L’indagine svolta da Nomisma presenta un quadro della situazione sprechi di risorse in Italia che vede «3 kg di cibo pro capite sprecato per un valore di 8,5 miliardi di euro, ovvero lo 0,6% del PIL (al mese per persona). Su 37 milioni di auto, inoltre, le emissioni medie di CO2 per km generate da auto per uso passeggero risultano 113g/km. Lo studio realizzato da Nomisma evidenzia che vengono prodotti 2 kg di rifiuti pro capite al giorno, con una media nazionale di 530 kg pro capite (in un anno). Per quanto riguarda l’utilizzo dell’acqua, infine, su 40 milioni di persone, in relazione al loro fabbisogno annuale, la percentuale di acqua dispersa è al 41,4%, pari a 3,4 miliardi m3.

Il progetto SprecoZero parte da questo enorme spreco e punta a operare sui singoli comuni mettendo in pratica le migliori soluzioni attuate nel territorio italiano. Nomisma spiega che «Nel comune di Macerata (MC) l’attività del progetto si è concentrata sugli sprechi relativi al servizio idrico, con la collaborazione dell’Assemblea dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 3 delle Marche (A.A.T.O.3) e dell’Azienda Pluriservizi Macerata SpA (APM), che si occupa della gestione di cantieri di realizzazione di infrastrutture a supporto del servizio idrico integrato, a partire da una fase di captazione fino alla depurazione delle acque. Gestisce attualmente 9 comuni, per un totale di 112.000 abitanti e 57.000 utenti. Per la riduzione dello spreco di risorse idriche ed una ottimizzazione della risorsa, sono state messe in campo due attività, che consistono nella realizzazione di rilevanti e sistematici investimenti (rinnovo delle reti acquedottistiche obsolete) e nella manutenzione ordinaria tramite interventi programmati (sostituzione di tubazioni non idonee, installazione di valvole, installazione di nuovi misuratori, ecc)».

Grazie a quanto realizzato con SprecoZero,  in 4 anni – dal 2013 al 2017 – Macerata è diventato «l’unico capoluogo di provincia in cui si rilevano perdite idriche inferiori al 10%. Nel 2013, infatti, le perdite idriche reali a Macerata sono attestate al 25,4%; nel 2017, in seguito agli interventi antispreco, sono rilevate all’8,6%. A fronte di corrosione, deterioramento o rottura delle tubazioni o giunture difettose, sono stati effettuati inizialmente una sistematica attività di ricerca delle perdite e di ristrutturazione della rete idrica, per poi avviare un programma di manutenzione, sostituzione e potenziamento delle condotte e dei serbatoi, oltre che un potenziamento del sistema di controllo degli impianti».

Nel 2018/2019  l’A.A.T.O. ha avviato concorsi e campagne di sensibilizzazione, rivolti a privati e scuole, per influire sulle pratiche quotidiane, coerentemente con il Patto per L’Acqua proposto da FAI – Fondo Ambientale Italiano insieme alla campagna #salvalacqua lanciata nel 2018. A Nomisma sottolineano che «Il patto è nato infatti con un duplice obiettivo: da una parte sensibilizzare i cittadini sul valore dell’acqua e sul suo consumo consapevole e dall’atro chiedere al Governo una strategia nazionale per l’acqua bastata sull’uso efficiente di questa risorsa. Le crescenti esigenze legate agli attuali modelli di consumo e condizionate da cambiamenti climatici ed ambientali, rendono imprescindibili scelte pianificatorie e strategiche in materia di gestione delle risorse idriche. Proprio per questo motivo è necessario e urgente innestare un modello di gestione efficiente basato sull’innovazione e centrato su Risparmio, Recupero e Riciclo dell’acqua, in un’ottica di economia circolare e nel rispetto di rigorosi standard di qualità della risorsa idrica».

Marco Marcatili, responsabile sviluppo Nomisma, conclude: «I risultati di questo studio ci mostrano che è possibile proporre un modello replicabile antispreco, proprio grazie all’analisi articolata delle soluzioni realizzate nei territori. La consapevolezza della funzionalità delle singole esperienze permette di integrarne le soluzioni più efficaci a beneficio di tutti».