Asa, nei quartieri con le fontanelle ad alta qualità cala il consumo di acqua in bottiglia

L’ambiente ringrazia e i portafogli pure: in tutta la Toscana nell’ultimo hanno sono stati 203 milioni i litri erogati, che hanno fatto risparmiare circa 135 milioni di bottiglie di plastica e in totale 61 milioni di euro ai cittadini

[3 Luglio 2019]

Il gestore unico del servizio idrico integrato per il territorio “Toscana Costa”, ovvero Asa, ha reso noti i dati relativi a un’indagine svolta su un campione di circa 1.700 persone che evidenziano quali sono i canali più diffusi nella popolazione in termini di consumo dell’acqua, in bottiglia, del rubinetto o delle fontanelle ad alta qualità installate sul territorio, con impatti dunque assai variegati anche sul fronte degli imballaggi.

L’Italia è il Paese con i consumi di acqua in bottiglia più alti dell’Ue, e anche la Toscana costiera non sfugge alla regola: «L’indagine che abbiamo effettuato evidenzia senza dubbio che più della metà della popolazione acquista e consuma acqua in bottiglia, traducendo così – commenta Nicola Ceravolo, presidente del Consiglio di gestione Asa (nella foto, ndr) – un bisogno di sicurezza, qualità e gusto. Ma il drammatico impatto ambientale di questa scelta resta l’unico elemento di cui dovremmo davvero preoccuparci; infatti più della metà dei consumatori si interroga sul problema di smaltimento della plastica, guardando con un occhio di interesse verso nuove possibilità“green” come l’incremento dell’installazione di nuove fontanelle ad alta qualità (Aaq)».

Un interesse dettato non solo da motivazioni ambientali, ma anche economiche, in quanto «acquistare acqua in bottiglia viene definita dai nostri cittadini una scelta poco economica, con un costo eccessivo per quasi la metà dei campioni analizzati». Da qui le alternative dell’acqua del rubinetto o di quella delle fontanelle, con gradimenti diversi tra loro messi in evidenza dal sondaggio Asa.

«Chi usufruisce dell’acqua del rubinetto risulta essere ancora una minoranza ben definita all’interno della nostra indagine – dettaglia Ceravolo – e le motivazioni di chi non ne usufruisce sono prevalentemente di carattere igienico o riguardano dubbi sulla sicurezza delle tubature. Emerge anche la necessità di ricevere più informazioni sulla qualità dell’acqua sulla quale stiamo già intervenendo migliorando la comunicazione con diverse iniziative. Più della metà dei cittadini che usualmente beve acqua del rubinetto dichiara di utilizzare sistemi di filtraggio come ad esempio una comune caraffa filtrata accessibile a qualsiasi tipo di target e in generale l’interesse per i sistemi di filtraggio per acqua del rubinetto è forte e si manifesta con la richiesta di ricevere incentivi sull’installazione di questo tipo di sistemi. Ciò è senz’altro indice di una sensibilizzazione verso una scelta più consapevole».

Per quanto riguarda invece le fontanelle di acqua ad alta qualità, dall’indagine Asa emerge un dato importante: «Abbiamo potuto mettere in evidenza come il consumo di acqua in bottiglia sia diminuito in quei quartieri soggetti alla presenza delle fontanelle ad alta qualità. Questo dato è un elemento di grande rilevanza, e sinonimo ancora una volta di una sensibilizzazione verso una scelta più consapevole e di qualità, nonché l’inizio di un possibile cambiamento. Tra l’altro quest’anno, in occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti promossa dal Comune di Livorno, abbiamo fatto un test su 500 utenti ai quali sono stati fatti assaggiare “al buio”i 3 tipi di acqua (rubinetto, alta qualità delle fontanelle e acqua minerale) ed è emerso che la gradevolezza del sapore dell’acqua delle fontanelle è alta e simile a quella delle bottiglie. Oltre l’88% ha indovinato infatti l’acqua del rubinetto, mentre c’è stata molta più difficoltà a distinguere tra acqua in bottiglia e quella delle fontane».

Le fontanelle ad alta qualità riscuotono dunque un alto gradimento da parte dei consumatori, e se l’ambiente ringrazia i portafogli pure: secondo i dati elaborati da Confservizi Cispel Toscana, in tutto il territorio regionale fontanelli e case dell’acqua di alta qualità «nel 2018 hanno erogato oltre 203 milioni di litri di acqua, che hanno fatto risparmiare circa 135 milioni di bottiglie di plastica e in totale 61 milioni di euro l’anno dalle tasche dei toscani (0,45 euro costo medio bottiglia d’acqua da 1.5 lt.)».