Assalto al Padule di Fucecchio per far fuggire gli uccelli dall’area protetta

Il Movimento 5 Stelle attacca il sindaco di Monsummano e il PD per la gestione dell’area

[11 Gennaio 2016]

Sulla sua pagina Facebook il sindaco di Monsummano e Presidente della Provincia di Pistoia, Rinaldo Vanni denuncia una «Grave azione verso la riserva naturalistica del Padule . Scellerati vili hanno usato bengala e richiami x uccelli (registratore ) proibiti x spaventare e far uscire dalla riserva gli uccelli . Questi vili fanno male ai cacciatori , sono solo dei mercenari venatori . Queste azioni vanno in senso opposto alla ricerca di un equilibrio del nostro Padule . Il Padule è’ di tutti non di qualcuno !!!»

I bracconieri hanno utilizzato  bengala e richiami elettronici per spaventare e l’avifauna e farla così uscire dall’area protetta del Padule di Fucecchio, una zona sulla cui gestione si stanno confrontando duramente da tempo associazioni ambientaliste, cacciatori, amministratori locali, provinciali e regionali e forze politiche.

Infatti, lo stesso giorno in cui il sindaco di Monsummano denunciava l’assalto al Padule, il Movimento 5 Stelle in Valdinievole, dati alla mano, chiedeva chiarimenti a Vanni come presidente della Provincia Vanni sulle cifre indicate riguardo il Centro di Ricerca e Documentazione del Padule. «Vanni infatti afferma che il costo annuo per mantenere tale struttura oscilla tra i 100 e i 200 mila euro  – dicono i pentastellati – mentre i dati ufficiali parlano di un totale di meno di 90 mila euro ai quali si devono sottrarre i ricavi di circa 40 mila euro che il Centro stesso produce grazie al proprio lavoro con turisti, progetti, visite guidate. Invitiamo quindi Vanni a documentare la differenza tra i 50 mila euro effettivi e i 200 mila da lui paventati. «Altre voci di spesa hanno poco a che fare con l’attività principale, riguardano progetti esterni e quindi sono “scorporati” dal bilancio reale. Allora perché Vanni si smarca dal Centro e se ne lava le mani del suo destino? Le condizioni economiche del Centro di Ricerca non sono affatto drammatiche: il Centro riesce a pagare da solo i suoi collaboratori e con un contributo regionale di 45 mila euro può mantenere tutti gli impegni finora assunti e svolgere tutte le attività programmate».

Il M5S in Valdinievole sottolinea che «Si tratta di una struttura strategica per la salvaguardia del territorio, per il monitoraggio dell’ambiente, insostituibile per lo sviluppo del turismo naturalistico, e anche un vero e proprio punto di aggregazione per tanti cittadini che appassionatamente vi collaborano in forma gratuita. Intanto Vanni e vari altri esponenti del suo partito, il PD, escono con regolarità con dichiarazioni imprecise e catastrofiche: perché? Perché l’ex presidente del Centro Federica Fratoni, ora assessore regionale all’Ambiente, non mantiene gli impegni presi in campagna elettorale?»

Il M5S della Valdinievole dice di avere qualche risposta a queste domande e «tiene ad informare i cittadini di come sul territorio attorno al Padule si scontrino molti interessi poco chiari; dalla gestione del crescente flusso turistico, che i politici locali affiderebbero volentieri a qualche cooperativa meno indipendente e più “amica”; alla volontà di cementificazione di alcuni sindaci tra i quali spicca Galligani di Ponte Buggianese (a proposito, magari il sindaco di Ponte può spiegarci a proposito di quella improbabile pista da ciclismo da lui magnificata fino a qualche tempo fa, a che punto siano i lavori, prima di iniziarne altri). Alle promesse elettorali fatte dalla Fratoni a cacciatori e proprietari terrieri, che ora esigono sempre più mani libere».

Ma il il Movimento 5 Stelle in Valdinievole mette nero su bianco anche alcuni sospetti politici: «Soprattutto, gli ingenti appalti in arrivo per le opere del “tubone”, che il Consorzio da poco rieletto, controllato totalmente da politici monocolore PD, non vede l’ora di gestire. Il gran ballo del Padule è iniziato e il Centro di Ricerca va fatto fuori, rovina la festa. Come non pensare al processo Untouchables in corso, che riguarda proprio la Provincia, la Fratoni e il Consorzio? Con tanta corruzione in giro e tanti interessi in gioco, chiudere la bocca all’unica voce indipendente non pare proprio la strada giusta! Nel frattempo circola voce che si siano destinati 500 mila euro a dei “lavori di mitigazione” su un terreno privato limitrofo al Padule ma su questo, guarda caso, comunicati stampa non se ne sono visti».