Tra i relatori l’economista italiano Massimiliano Mazzanti

L’eco-innovazione necessaria per un miglior accesso al cibo, all’acqua e all’energia

I tre fattori legati tra loro, messi a rischio dai cambiamenti climatici, al centro del simposio organizzato al Cyprus Institute

[15 Novembre 2016]

L’avanzata dei cambiamenti climatici, combinata al conseguente incremento di eventi climatici estremi, costituiscono un rischio più che concreto nella lotta all’eradicazione della fame nel mondo, oltre a minare alla base la sostenibilità dei nostri approvvigionamenti alimentari – a fronte di una popolazione mondiale che crescerà ancora per alcuni decenni.

L’allarme è arrivato da tempo da parte della massima autorità mondiale in materia, la Fao, che nell’ambito del dibattito attorno all’Accordo di Parigi sul clima ha evidenziato come «i rischi naturali – in particolare gli eventi climatici estremi – colpiscano regolarmente e con forza l’agricoltura e ostacolino l’eradicazione della fame e della povertà e il raggiungimento dello sviluppo sostenibile».

Siccità, alluvioni e gli uragani devastano sia le coltivazioni sia l’allevamento, la pesca come le foreste, distruggendo habitat naturali e al contempo spingendo alla fame milioni di persone. Per questo è importante evidenziare il legame che unisce l’acqua, l’energia e il cibo, e il ruolo che può e deve avere l’eco-innovazione per rendere sostenibile tale legame.

Un’agenda che sarà al centro del prossimo simposio organizzato dal network inno4SD e da Future Earth, in una due giorni che avrà luogo al Cyprus Institute i prossimi 17 e 18 novembre.

Con particolare attenzione alla regione del Medio Oriente e Nord Africa (Mena), il simposio Eco-Innovation for the Water-Energy-Food Nexus promuoverà il confronto tra professionisti e accademici di tutta Europa, tra i quali spicca la partecipazione per l’Italia di Massimiliano Mazzanti – presidente dell’Associazione italiana degli economisti dell’ambiente e delle risorse naturali (Aiear) e membro del think tank di greenreport (Ecoquadro) –, che concentrerà i propri interventi sull’eco-innovazione e i trasferimenti tecnologici necessari per promuovere un miglior accesso al cibo, all’acqua e all’energia per tutti.