L’invisibile crisi dell’acqua: economica, sanitaria e ambientale (VIDEO)

Banca Mondiale: «In alcuni Paesi, il deterioramento della qualità dell’acqua riduce di un terzo la crescita economica»

[22 Agosto 2019]

«Il mondo è di fronte a una crisi invisibile della qualità dell’acqua  che riduce di un terzo la potenziale crescita economica di zone fortemente inquinate e minaccia il benessere umano e ambientale». Sono le conclusioni del  rapporto  “Quality Unknown : The Invisible Water Crisis” pubblicato dalla Banca Mondiale e che si basa su nuovi dati e metodi per dimostrare come un insieme di batteri, acque reflue, prodotti chimici e plastiche possono ridurre fino a far scomparire l’ossigeno dalle forniture idriche, fino a far diventare l’acqua in un veleno per gli esseri umani e gli ecosistemi.

Per chiarire i costi economici e ambientali della cattiva qualità dell’acqua, la Banca mondiale ha costituito la più grande banca dati del mondo sulla qualità dell’acqua, partendo dai dati t rilevati sul territorio dalle stazioni di controllo,  con tecniche di telerilevamento e di machine learning.

Secondo il rapporto, «La mancanza di acqua potabile riduce la crescita economica di un terzo« e per questo i suoi autori chiedono che, a livello mondiale, nazionale e locale si dia «Un’attenzione immediata  a questi pericoli che minacciano sia i paesi sviluppati che i Paesi in via di sviluppo.

Commentando il rapporto, David Malpass, presidente del Gruppo della Banca mondiale  ha ricordato che «L’acqua pulita è un fattore essenziale della crescita economica. Il deterioramento della qualità dell’acqua ostacola la crescita economica, aggrava i problemi sanitari, riduce la produzione di derrate alimentali ed esacerba la povertà in numerosi Paesi. I poteri pubblici devono prendere urgentemente delle misure per lottare contro l’inquinamento dell’acqua, in modo che i paesi possano crescere più rapidamente in maniera equa e sostenibile sul piano ambientale».

Il rapporto evidenzia che «quando la domanda biochimica in ossigeno . misura della quantità di inquinamento organico che si trova nell’acqua e misura indiretta della qualità globale dell’acqua –  supera una certa soglia,  la crescita del PIL delle regioni situate a valle subisce un calo che può raggiungere un terzo a causa delle ripercussioni sulla salute, l’agricoltura e gli ecosistemi».

Una delle principali cause della cattiva qualità dell’acqua è l’azoto che si trova sottoforma di fertilizzanti sui terreni agricoli, da dove viene dilavato nei fiumi, nei laghi e negli oceani, dove si trasforma in nitrati. Il rapporto ricorda che «I bambini esposti ai nitrati fin dalla più giovane età soffrono di problemi di crescitae di sviluppo cerebrale che hanno delle ripercussioni sulla salute e, più tardi, sulla loro capacità di farsi strada nella vita nell’età adulta. Il ruscellamento e lo sversamento nell’acqua di ogni chilogrammo per ettaro di azoto fertilizzante è in grado di portare a una percentuale che può andare fino al 19% di livello di ritardo della crescita tra i bambini e di ridurre di circa il 2% le loro entrate economiche nell’età adulta rispetto ai bambini non esposti a questi prodotti».

Il rapporto constata anche che «I rendimenti agricoli diminuiscono sotto l’effetto dell’aumento della salinità dell’acqua e dei suoli risultante da siccità più intense, da onde delle tempeste e dall’aumento dell’estrazione di acqua. La quantità di cibo che l’umanità perde ogni anno a causa delle acque salate permetterebbe di nutrire 170 milioni di persone».

Il rapporto raccomanda ai governi di tutti I Paesi del mondo di prendere diverse iniziative per migliorare la qualità dell’acqua: politiche e norme ambientali; valutazione esatta dei carichi inquinanti; sistemi efficaci di applicazione dei regolamenti; infrastrutture per il trattamento delle acque facilitate attraverso incentivi a favore dell’investimento privato; comunicazione di informazioni affidabili ed esatte alle famiglie per incoraggiare la partecipazione civica.

Videogallery

  • Qualité inconnue : l’invisible crise de l’eau