Agrifood Next a Siena il 15 e 16 novembre

Italia leader dell’innovazione nel settore agrifood all’insegna della sostenibilità

[30 Ottobre 2019]

Si svolgerà a Siena, il 15 e 16 novembre 2019, nel complesso museale del Santa Maria della Scala Agrifood Next, l’evento organizzato da Segretariato Italiano di PRIMA, Fondazione Qualivita, Università di Siena, Comune di Siena dove saranno protagonisti del dibattito imprenditori, innovatori, esperti, ricercatori, rappresentanti delle istituzioni, operatori e studenti.

Il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, ha detto che «E’ motivo di grande orgoglio ospitare questa prima edizione di Agrifood Next a Siena, nelle Sale di Palazzo Squarcialupi al Santa Maria della Scala. Siena per due giorni diventerà il luogo di incontro per il mondo della ricerca, le imprese, le istituzioni e le organizzazioni del settore agroalimentare. L’obiettivo è quello di valorizzare i casi di innovazione tecnologica e organizzativa da parte di piccole e medie imprese del settore agroalimentare e promuovere le figure professionali del futuro, dando ampio spazio ai nostri giovani».
Al centro dell’evento, innovazione, sostenibilità e redditività del settore agroalimentare, con l’obiettivo di valorizzare i casi di innovazione tecnologica e organizzativa da parte di piccole e medie imprese del settore agroalimentare e promuovere le figure professionali del futuro. Le tematiche al centro di Agrifood Next verranno introdotte da Angelo Riccaboni, presidente Fondazione PRIMA e Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita. Riccaboni ha detto che «Ad Agrifood Next discuteremo esperienze concrete di innovazione e presenteremo nuove soluzioni tecnologiche ed organizzative. Solo con l’innovazione, infatti, le imprese agrifood possono coniugare la qualità dei loro prodotti e il necessario rispetto dei principi della sostenibilità ambientale e sociale, con le loro piccole dimensioni e la giusta esigenza di conseguire adeguati livelli di redditività.  La ricerca e l’innovazione sono fattori cruciali per generare impatti positivi a beneficio della società, dell’ambiente, degli imprenditori e dei consumatori finali».

Secondo Rosati, «Il successo di molte produzioni agroalimentari e vitivinicole DOP IGP è legato non solo alla tradizione che queste rappresentano, ma anche alla loro capacità di innovare. In questi anni in cui il Made in Italy è riuscito ad imporsi nei mercati internazionali grazie alla qualità, le Indicazioni Geografiche sono stati sistemi aggregativi capaci di portare innovazione tecnologica e gestionale nelle principali filiere dell’agricoltura italiana. Per questi motivi siamo fortemente convinti che il sistema delle Denominazioni di Origine, con Consorzi di tutela, piani di controllo, tracciabilità, disciplinari di produzione, rappresenti una delle porte di ingresso principali per la modernizzazione del comparto agrifood italiano. Una modernizzazione che implica anche una rinnovata cultura da parte dei consumatori».
Poi sarà la volta di 30 imprenditori che presenteranno le migliori soluzioni e le loro esperienze di innovazione sostenibile: dalle serre idroponiche alle fattorie verticali, dai sistemi evoluti di tracciabilità e blockchain ai sistemi di supporto decisionale (DSS, Decision Support System) per la gestione sostenibile di acqua, suolo e ottimizzazione della produzione e molto altro. Nel pomeriggio i casi e le storie di innovazione saranno lo spunto per la discussione nei tavoli tematici di confronto fra esperti, ricercatori, decisori politici e imprenditori sui temi: Agricoltura di precisione, Territorio ed Indicazioni geografiche, Formazione, Filiere, Digitale, Blockchain e Big Data, Agribusiness, Benessere e Sostenibilità.

Le raccomandazioni e i suggerimenti derivati dal dibattito e dal confronto verranno presentati il 16 novembre e discussi da un panel di esperti e dal pubblico. Tra i relatori presenti: Daniela Rondinelli – Europarlamentare, Mario Lolini – Vicepresidente Commissione Agricoltura Camera dei deputati, Susanna Cenni – Commissione agricoltura Camera dei Deputati, Marco Remaschi – Assessore Agricoltura Regione Toscana, Paolo Glisenti – Commissario generale per l’Italia Expo 2020 Dubai, Massimo Inguscio – Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Remaschi ha detto che «Importante è l’iniziativa di Agrifood Next perché la promozione dell’innovazione e la diffusione della conoscenza mirano a tenere insieme redditività e sostenibilità dei sistemi agricoli, la conservazione e la riproduzione delle risorse naturali e della biodiversità, la produzione di servizi ambientali, di cibi sani, e a mantenere le relazioni tra agricoltura e comunità locali, in grado di assicurare la qualità della vita nelle aree rurali».

Accanto al dibattito specialistico e di settore, Agrifood Next propone iniziative rivolte anche al pubblico più ampio di cittadini, ragazzi e bambini con AgriCircus: uno spazio dove i ricercatori e gli imprenditori, attraverso stand e workshop interattivi, promuoveranno le soluzioni tecnologiche e organizzative utili a supportare le imprese del settore, faranno toccare e vedere le innovazioni più importanti come ad esempio le serre idroponiche usate per sperimentare le coltivazioni su Marte.
Gli organizzatori spiegano che «AgriCircus sarà anche opportunità di lavoro e formazione con il Career Day e il Salone dell’Orientamento, momenti di incontro tra studenti, neolaureati, università e mondo delle imprese per dialogare sulle nuove figure professionali, le capacità e le competenze richieste per lo sviluppo del settore agrifood. Spazio quindi a Università, Master, Scuole, Aziende, Enti per promuovere le professionalità del futuro».

La due giorni sarà animata da appuntamenti culturali e di intrattenimento per tutte le età che, usando il linguaggio della fotografia, del cinema, del teatro, dell’arte e della letteratura, mettono al centro il ruolo dell’agricoltura, del cibo e della nutrizione per la nostra società, il nostro ambiente e la nostra salute: tre appuntamenti teatrali parleranno di cibo “Il pane. Quando farlo con amore è un’arte” di Dendi_Scalzi_Nardin, “Fame da lupo” di La Baracca – Testoni Ragazzi, “Sandokan o la fine dell’avventura” de I Sacchi di sabbia; una mostra fotografica a cura di TerraProject illustrerà il nuovo agrifood italiano; “Soyalism” il docufilm di Stefano Liberti e Enrico Parenti sulla produzione della soia sarà presentato per la prima volta nella nostra città; spazio anche alla letteratura per scoprire, guidati dalla voce di Luce Cardinale, come gli scrittori italiani raccontano e hanno raccontato il mondo agricolo; infine il lavoro pittorico dedicato all’agricoltura dell’artista Lucamaleonte.
Agrifood Next è anche innovazione digitale: a tutti i partecipanti che ne faranno richiesta sarà rilasciato un Open Badge. Si tratta di una nuova metodologia di certificazione delle competenze che studenti, cittadini, imprenditori possono inserire nel proprio curriculum, una fotografia digitale che valorizza le competenze trasversali e le conoscenze acquisite con la partecipazione alla due giorni.

Sonia Carmignani, prorettore vicario dell’Università di Siena, conclude: «Non è un caso che un evento come Agrifood Next, che ha una forte valenza didattica, innovativa e trasversale, sia organizzato a Siena: il nostro Ateneo ha una importante tradizione di studi nel settore agroalimentare e per primo in Italia ha istituito il corso di laurea in Agribusiness, percorso formativo ad orientamento professionale, innovativo sia nei contenuti che nelle metodologie didattiche».