Cambiamenti climatici, nell’estate italiana +113% grandinate rispetto allo scorso anno

Coldiretti: «Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione, un anomalia evidente nel corso del 2019»

[29 Luglio 2019]

Dall’inizio dell’estate 2019 si contano sul territorio italiano cinque grandinate in media al giorno, più del doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+113%): è quanto stimano gli agricoltori Coldiretti a partire dalla banca dati sugli eventi meteo estremi ESWD, documentando anche in questi giorni una «situazione drammatica. Per tutta la parte aretina e dell’area della Valdichiana dove i danni nelle aziende colpite sono stati totali rispetto sia alla produzione di frutta che di ortaggi, ma sono stati rasi al suolo anche tabacco, girasole e mais e il maltempo ha colpito altresì infrastrutture, come serre causando disagi anche alle strutture agrituristiche».

Ammontano infatti a milioni di euro i danni provocati all’agricoltura dall’ultima violenta ondata di maltempo con una tempesta di grandine che ha letteralmente devastato centinaia e centinaia di ettari nella provincia di Arezzo, dove si registrano le perdite maggiori.

«Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che compromettono le coltivazioni nei campi con danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. Una anomalia evidente nel corso del 2019 che – concludono gli agricoltori – è stato segnato da primi mesi dell’anno particolarmente siccitosi ai quali ha fatto seguito un maggio freddo e bagnato, un mese di giugno al secondo posto tra i più caldi ed un mese di luglio segnato da tempeste nella prima metà alle quali sono seguiti giorni di gran caldo ed ora il ritorno del maltempo nel finale».