Al via un investimento da 200mila euro

A Chiusdino cresceranno le alghe geotermiche

CoSviG, Enel Green Power, Università di Firenze e Cnr insieme per avviare una produzione sperimentale di spirulina, prodotto ambito in ambito nutraceutico

[13 Gennaio 2017]

L’alga spirulina risulta particolarmente appetitosa per il mercato di settore: nota fin dall’antichità, questa piccola alga a forma di spirale è oggi molto apprezzata in ambito nutracetico, sia come integratore alimentare sia come cosmetico. L’interesse economico che suscita la sua produzione non deve stupire: l’industria mondiale delle alghe vive un momento di forte espansione, con raccolti che superano le 25 milioni di tonnellate/anno e un giro d’affari da oltre 6,4 miliardi di dollari. Le alghe trovano molteplici impieghi nell’industria alimentare come nella produzione di prodotti chimici, fertilizzanti, biocombustibili, cosmetici, ma la loro crescente diffusione necessita di essere guidata verso uno sviluppo sempre più sostenibile.

Un percorso che segna oggi in Toscana una nuova tappa: a Larderello, infatti, Enel Green Power e CoSviG (Consorzio sviluppo aree geotermiche) hanno firmato un importante “Accordo di collaborazione per l’attività di sperimentazione sulla risorsa geotermica applicata alla coltivazione di alghe”: le due parti stanzieranno 100mila euro a testa per la realizzazione di un impianto pilota, che sorgerà a fianco della centrale geotermica di Chiusdino (Si), per la produzione di alga spirulina attraverso l’utilizzo della geotermia. In pratica, spiegano dall’azienda, verrà costruita una piccola serra in cui sarà coltivata alga spirulina utilizzando sia il calore geotermico sia la CO2 carbon free prodotta dal processo di produzione geotermico e sostitutiva di emissioni naturali, utile nel favorire l’attività di coltura delle alghe.

«L’interesse per il progetto, da parte di CoSviG – ha sottolineato Piero Ceccarelli, nella veste di amministratore unico – è legato alla volontà del nostro Consorzio di promuovere nuove occasioni di investimento nei territori geotermici che, pur collegate alla presenza di questa importante risorsa energetica, possano sviluppare nuove opportunità economiche ed occupazionali. Infatti, l’obiettivo di questo anno di lavoro sarà di capire quali sono le condizioni di sostenibilità tecnico-economica che possano rendere la coltivazione di alga spirulina in prossimità di impianti geotermici una concreta e attraente opzione di sviluppo economico locale».

Quello in partenza è infatti un test. A curare la sperimentazione, insieme a Enel Green Power e Cosvig,  sarà l’Università di Firenze che – attraverso una start up dell’Incubatore universitario di Sesto Fiorentino – curerà lo sviluppo degli inoculi e la formazione del personale impiegato nell’impianto; a portare avanti monitoraggio e caratterizzazione delle colture sarà invece il Cnr. L’impianto pilota di Chiusdino sarà pronto per l’inizio della primavera, dopodiché comincerà l’attività di coltivazione delle alghe: al termine dei 12 mesi saranno valutati i risultati della sperimentazione e sarà valutata la convenienza, economica ed ambientale, dell’utilizzo del calore e della CO2 geotermica per la coltivazione delle alghe.

«Questo accordo – ha dichiarato Massimo Montemaggi per Enel Green Power – segna un altro importante passo della geotermia verso la sostenibilità e l’innovazione: la geotermia è una risorsa a 360°, utile alla produzione di energia elettrica pulita e rinnovabile ma preziosa anche per i suoi cosiddetti usi plurimi, dal calore alla CO2 carbon free. Coltivare tutte queste peculiarità significa creare occasioni di sviluppo economico ma anche ambientale, favorire il benessere delle comunità locali ed essere sempre di più un punto di riferimento non solo per il mondo dell’energia ma anche per settori innovativi, dallo slow food alla nutraceutica».

E per quanto riguarda le ricadute occupazionali? Ceccarelli precisa che il CoSviG contribuirà «ad avviare un percorso di formazione di figure che abbiano le competenze tecniche necessarie per la gestione di questo tipo di impianti e che, una volte formate, saranno disponibili anche per chi si vorrà in futuro affacciare a questo nuovo  business».