Coronavirus, Remaschi: «L’agricoltura toscana farà la sua parte per superare l’emergenza»

Rossi: «22 ospedali Covid e reparti per 2-3mila posti»

[12 Marzo 2020]

L’assessore regionale all’agricoltura, Marco Remaschi, ha condiviso con il governo e la ministro delle politiche agricole Bellanova la necessità di affrontare tutti insieme l’emergenza coonavirus e sottolinea che «Con i recentissimi provvedimenti adottati per fronteggiare l’emergenza della ormai conclamata pandemia da Coronavirus, il Governo ha dato delle priorità ai sistemi produttivi del Paese, riconoscendo di fatto il ruolo strategico delle attività legate al settore agricolo, zootecnico e di trasformazione agro-alimentare, comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi. Un fronte, questo, su cui le imprese agricole ed agroalimentari toscane possono e debbono avere un ruolo centrale».

Remaschi ha sottolineato che «In queste ore cruciali per le famiglie italiane, la produzione e la reperibilità di generi alimentari è una priorità assoluta, seconda solo alle attività dei servizi sanitari. Per questo faccio appello alle nostre imprese agricole toscane, agli allevatori, ai trasformatori, ai distributori a non mollare. Oggi più che mai dobbiamo incoraggiare i nostri agricoltori e fare in modo che venga percepito lo sforzo delle imprese per garantire che sulle tavole dei nostri cittadini arriva un cibo espressione di qualità, sicurezza e salubrit໫.

Intanto, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha spiegato in un video messaggio su Facebook come il sistema sanitario regionale si sta organizzando per contrastare il Coronavirus: «Per fare fronte al picco dell’emergenza Coronavirus la Toscana si organizzerà con 22 ospedali ‘Covid’, dotati di terapia intensiva a cui saranno affiancati nuovi reparti “bolla” di sub-intensiva e medio alta intensità che avranno una capacità complessiva di 2-3mila posti letto per i pazienti affetti dal virus. Dentro gli ospedali costruiremo due percorsi, uno per chi è affetto dal virus e uno per chi non lo è. Abbiamo deciso che dai prossimi giorni istituiremo negli ospedali il controllo del test per la positività al virus” a chi arriva per un ricovero. Inoltre, ha aggiunto, “abbiamo deciso di procedere all’assunzione di 2mila persone nel più breve tempo possibile, 1600 infermieri e 400 medici. Secondo i nostri calcoli negli “ospedali Covid”, per ogni posto letto di terapia intensiva ci dovranno essere sei posti letto per ricoveri a media alta intensità. Se dovessero essere necessari ancora più ricoveri sapremo organizzarci e trovarli».