Fao, il 20-40% dei raccolti globali si riduce ogni anno a causa di parassiti e malattie

In corso di revisione gli standard fitosanitari per la commercializzazione di piante e prodotti vegetali

[6 Aprile 2016]

Invasioni di formiche che divorano i raccolti, o l’insidiosa sindrome “olive quick decline”, o Xylella fastidiosa, che provoca l’inaridimento di foglie e rami degli ulivi, sono solo alcune fra le molte minacce per la salute delle piante che si diffondono sempre più rapidamente nel mondo globalizzato.Un gruppo di esperti internazionali si riunisce da oggi alla FAO per discutere i metodi più efficaci per prevenire la contaminazione da parte di  batteri, virus e piante infestanti,  di frutta, verdura ed altro cibo commercializzato ogni giorno nel mondo. La riunione annuale della Commissione sulle Misure Fitosanitarie, l’organo governativo della Convenzione Internazionale per la Protezione Fitosanitaria, riunisce esperti di malattie vegetali provenienti dai 182 membri e numerosi altre organizzazioni internazionali e il settore privato.

Il tema scelto quest’anno, “La salute delle piante per la sicurezza alimentare”, sottolinea il legame fra l’impegno della comunità internazionale per l’eliminazione della fame entro il 2030 e il ruolo cruciale delle piante per il nutrimento umano. «Recentemente abbiamo riscontrato un’attenzione maggiore alle malattie delle piante, ma c’è ancora molto da fare rispetto alla consapevolezza su come sostenere o migliorare la salute vegetale», ha detto il vice direttore generale della Fao Daniel Gustafson in apertura della riunione.Gustafson ha sottolineato come il lavoro della Commissione, che mira a salvaguardare la salute vegetale, preservare la biodiversità e facilitare il commercio, sia in linea con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sottoscritti dalla comunità internazionale l’anno scorso.

Il commercio internazionale di prodotti agricoli equivale a 1.1 trilioni di dollari l’anno e il cibo copre oltre l’80 per cento del totale. Allo stesso tempo le stime della Fao indicano che fra il 20 e il 40 per cento dei raccolti globali si riduce ogni anno per i danni causati da parassiti e malattie. Molti di questi superano i confini attraverso lo spostamento dei beni e trovano nuovi habitat in cui riprodursi o ambienti in cui marcire, anche a causa degli effetti del cambiamento climatico.

Compito della Commissione sulle Misure Fitosanitarie é anche quello di rivedere e stabilire gli Standard Internazionali sulle Misure Fitosanitarie che determinano come piante e prodotti vegetali devono essere trattati durante il movimento e il trasporto. La Commissione approva inoltre i diversi meccanismi di supporto ai paesi in via di sviluppo per migliorare l’efficacia delle loro Organizzazioni Nazionali di Protezione delle Piante.

Quando i parassiti infestano una determinata area geografica e si stabilizzano diventa quasi impossibile sradicarli e sono molto costosi da trattare. Nel caso delle formiche invasive, che rappresentano un pericolo specialmente per le comunità insulari e i pesi in via di sviluppo, questo può significare anche in un aumento dell’uso di pesticidi pericolosi sia per la salute umana che per l’ambiente.

L’obiettivo degli standard é quello di minimizzare il rischio che i parassiti delle piante superino i confini e si diffondano in altre regioni, nel contesto sempre più ampio del commercio internazionale. Alcuni esempi includono i moscerini della frutta che depongono le uova nella buccia delle arance da esportazione, o gli scarafaggi nascosti nel legno dei pallet per le spedizioni, o il batterio Xylella fastidiosa che colpisce gli ulivi e si ritiene sia arrivata nei paesi del Mediterraneo attraverso piante ornamentali importate.

Quest’anno la Commissione, riunita alla Fao fino all’8 aprile, dovrà anche occuparsi dei crescenti rischi associati ai container marittimi e valutare la necessità di sviluppare Standard Internazionali per le Misure Fitosanitarie per affrontare tali rischi. I partecipanti discuteranno inoltre lo sviluppo della certificazione fitosanitaria elettronica, o ePhyto. La creazione di un hub online é stata approvata dalla Commissione lo scorso anno per facilitare lo scambio di milioni di ePhyto ogni anno. ciò dovrebbe aumentare l’efficienza delle operazioni portuali, ridurre la certificazione fraudolenta e i costi, anche in termini ambientali per stampa e spedizione di certificati cartacei.

di Fao