Interessate anche la castanicoltura e l’uso ecosostenibile dei prodotti forestali e del bambù

Olivicoltura sostenibile, la cooperazione scientifica tra Italia e Giappone sboccia a Sesto Fiorentino

L’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Cnr sigla un accordo triennale

[16 Aprile 2018]

È stato siglato presso di ricerca del Cnr di Sesto Fiorentino (Fi) un importante accordo triennale di cooperazione scientifica e tecnologica tra l’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Consiglio nazionale delle ricerche (Ivalsa-Cnr), la Società Olive Oil di Miyazue e l’Accademia dell’Olio-Dipartimento Associazione Italia Giappone. Come spiegano direttamente dal Cnr, l’obiettivo è, da una parte, quello di sviluppare settori economici completamente nuovi in Giappone, come quello dell’olivicoltura; dall’altra, di individuare percorsi alternativi per lo sfruttamento sostenibile di colture più tradizionali, come il castagno e il bambù.

«Questo accordo internazionale permette di avviare una fattiva collaborazione con enti dalla solida presenza nella prefettura di Kyoto, in Giappone, in un territorio contraddistinto da nuove realtà, come quella della produzione olivicola, e vecchie tradizioni come quelle legate alla produzione di legno di castagno e di bambù – dichiara il direttore dell’Ivasla-Cnr, Mauro Centritto – Il nostro Istituto, con competenze ad ampio raggio sia in ambito agro-forestale, sia nell’utilizzo tecnologico del legno rappresenta un interlocutore privilegiato per l’individuazione di diversi percorsi di utilizzo sostenibile delle risorse naturali presenti a Miyazu, mentre l’associazione Italia Giappone, attiva in entrambi i Paesi, garantisce continuità ed efficacia negli scambi».

Oltre al direttore di Cnr-Ivalsa Mauro Centritto, all’evento erano presenti Vincenzo Andreacchio, presidente dell’Accademia dell’Olio-Dipartimento Associazione Italia Giappone e Shoji Inoue, sindaco del Comune di Myiazu e rappresentante di Olive Oil Miyazu. I programmi e le iniziative che saranno avviati in seguito all’accordo di cooperazione riguarderanno principalmente la promozione e il coordinamento di progetti di ricerca, la valorizzazione e divulgazione di conoscenze tecnico-scientifiche e, infine, la realizzazione di eventi di divulgazione delle conoscenze relative alla olivicoltura, alla castanicoltura e all’uso ecosostenibile dei prodotti forestali e del bambù.