Il Polo toscano per l’industria agroalimentare nascerà ad Alberese

Ospiterà anche la "Banca del Germoplasma" e il Biodiversità access-point

[11 Aprile 2018]

Approvando lo schema del protocollo d’intesa che sarà firmato a breve da Regione Toscana, Provincia di Grosseto ed Ente terre regionali toscane la giunta regionale ha dato il via libera al rinnovo della collaborazione per  la realizzare il Polo toscano per l’industria e la trasformazione agroalimentare nella Tenuta di Alberese.

Il soggetto realizzatore del progetto e beneficiario del contributo è la Provincia di Grosseto che contestualmente alla realizzazione dell’infrastruttura, emanerà un bando pubblico per selezionare un soggetto privato, anche sotto forma di rete di imprese, che si candidi per la gestione del Polo individuando il fabbisogno strumentale in funzione delle esigenze di ricerca.

Il  Polo per l’industria e la trasformazione agroalimentare della provincia di Grosseto sarà ospitato nelle strutture aziendali presso la Tenuta di Alberese – Centro aziendale di Rispescia in località ex Enaoli, di proprietà della Regione Toscana. Il soggetto che sarà selezionato per la gestione del Polo, dovrà sviluppare una progettualità attenta alla valorizzazione della qualità dei prodotti toscani e del patrimonio della agrobiodiversità regionale.

Il Polo, come elemento qualificante di una strategia che pone i prodotti locali toscani alla base di una nuova strategia di sviluppo, ospiterà, in collaborazione con Ente Terre Regionali Toscane, la “Banca del Germoplasma”, il Biodiversità access-point che renderà accessibile la consultazione delle informazioni già presenti in rete sui patrimoni genetici toscani e a breve italiani così come previsto dalla nuova legge nazionale sulla Biodiversità (Legge n.194 – 1 dicembre 2015). I locali inoltre saranno organizzati per ospitare attività di alta formazione e vi saranno spazi dedicati a ospitare laboratori e/o Start Up. Gli impianti e tecnologie costruttive inoltre, saranno  finalizzati al massimo contenimento dei consumi energetici.

In un comunicato la Regione dice che si tratta di «Un’opportunità per le imprese del territorio» e che «Al fine di favorire uno sviluppo sostenibile del settore agroalimentare, supporterà la realizzazione di un distretto territoriale in cui incentivare le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari locali, anche attraverso la creazione di un Polo agroalimentare».

Una progettualità, cofinanziata con 2.640.250 euro dalla Regione Toscana, dal ministero dello sviluppo economico e dalla Provincia di Grosseto che è «uno dei primi passi concreti per l’animazione del distretto rurale della Toscana del sud che ha preso avvio con la sottoscrizione del “Protocollo d’intesa per lo sviluppo della progettualità del distretto rurale della Toscana del sud” firmato il 4 Aprile 2018 a Grosseto dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dall’assessore Marco Remaschi insieme ai vertici delle Camere di Commercio di Grosseto, Siena e Arezzo».

Infatti, il Distretto rurale della Toscana del sud individua tra gli elementi qualificanti della sua progettualità integrata «la presenza sul territorio distrettuale del Polo per l’Industria e la Trasformazione Agroalimentare Toscana, quale strumento a supporto dell’innovazione del sistema dell’industria di trasformazione agroalimentare toscano e conseguentemente del sistema produttivo primario».

La Regione sottolinea che «Il progetto approvato prevede la realizzazione di un centro per lo sviluppo di competenza, di innovazione tecnologica e di trasferimento dell’innovazione a supporto delle piccole e medie imprese del territorio regionale toscano che operano nel settore della produzione e trasformazione agroalimentare di qualità».