Rapporto globale sulle crisi alimentari: aumentano insicurezza e malnutrizione acuta (VIDEO)

La pandemia di Covid-19 espone i Paesi vulnerabili a nuovi rischi

[21 Aprile 2020]

Oggi Global Network Against Food Crises (GNFC), l’alleanza internazionale delle agenzie Onu e governative e non governative che lavorano per affrontare le cause profonde della fame estrema, ha pubblicato l’edizione 2020 del suo Global Report on Food Crises dal quale emerge che «Alla fine del 2019, 135 milioni di persone in 55 Paesi e Territori sono state esposte a insicurezza alimentare acuta* (fase IPC/CH 3 o superiore). Inoltre, nei 55 Paesi in crisi alimentare esaminati nel rapporto, nel 2019 75 milioni di bambini sono risultati affetti da rachitismo e 17 milioni da deperimento».

Si tratta del «più alto livello di insicurezza alimentare acuta e malnutrizione acuta» documentato dalla GNFC dalla prima edizione del rapporto del 2017. Lo stato di insicurezza alimentare acuta si verifica quando l’impossibilità di consumare cibo sufficiente espone una persona o i suoi mezzi di sussistenza a pericolo immediato. Si basa sugli standard internazionali relativi alla fame estrema, come la Scala di Classificazione integrata della sicurezza alimentare (IPC) e il Cadre Harmonisé. È più grave o diversa dalla fame cronica, come riportato nel rapporto annuale “Food Security and Nutrition in the World” dell’Onu. Lo stato di fame cronica si verifica quando una persona non è in grado di consumare cibo sufficiente per un periodo prolungato e non riesce ad avere una vita normale e attiva.

Inoltre, secondo un comunicato congiunto di Ue, Fao, Ocha, Unicef, Usaid e Wfp nel 2019, «183 milioni di persone sono state classificate in stato di Stress (fase IPC/CH 2) al culmine della fame acuta e a rischio di cadere in stato di Crisi (fase IPC/CH 3 o superiore) in caso di shock o trauma, come la pandemia del Covid-19. Oltre la metà (73 milioni) dei 135 milioni di persone oggetto del rapporto vive in Africa; 43 milioni in Medio Oriente e Asia; 18,5 milioni in America Latina e nei Caraibi. I principali fattori alla base di questi trend sono stati: conflitti (fattori chiave che hanno portato 77 milioni di persone verso l’insicurezza alimentare acuta), eventi climatici estremi (34 milioni di persone) e turbolenze economiche (24 milioni)».

Il Global Report on Food Crises è la principale pubblicazione dalla GNFC ed è promosso dal Food Security Information Network – FSIN ed è frutto di un processo analitico basato sul consenso, che coinvolge 16 partner umanitari e dello sviluppo: Comité Permanent Inter-Etats de Lutte contre la Sécheresse dans le Sahel, Unione europea, Famine Early Warning Systems Network (FEWS NET), Fao, Global Food Security Cluster, the Global Nutrition Cluster, Integrated Food Security Phase Classification Global Support Unit, Intergovernmental Authority on Development, International Food Policy Research Institute, Sistema de la Integración Centroamericana, Southern Africa Development Community, Unicef, United States Agency for International Development, World Food Programme, UN Office for the Coordination of Humanitarian Affairs, UN Refugee Agency.

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