A Castiglioncello nate 5 tartarughine, due durante l’apertura del nido

Sono le uniche sopravvissute del nido trasferito dalla spiaggia di Santa Lucia

[1 Ottobre 2018]

Nella tarda serata di giovedì 27 settembre i componenti tecnici della rete dell’ Osservatorio Toscano per la Biodiversità della Regione Toscana – Arpat, associazione Tartamare, Acquario di Livorno e Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana di Pisa – hanno iniziato le operazioni di apertura del nido di tartaruga Caretta caretta nella baia del Quercetano a Castiglioncello e due tartarughine sono uscite dal nido. Dopo aver percorso un corridoio lungo 27 m, appositamente predisposto nei giorni precedenti, le piccole tartarughe hanno raggiunto il mare, la prima alle 21.20 e la seconda alle 21.47.

Complessivamente da questo nido sono nate 5 tartarughe dalle 94 uova che erano state trasferite, lo scorso 28 agosto, dalla spiaggia di Santa Lucia che mamma tartaruga aveva scelto la notte del 28 luglio scorso per nidificare.
Nella notte di domenica 23 settembre la prima tartaruga era uscita spontaneamente dal nido, seguita da altri due esemplari usciti nella notte del 26 settembre, sotto l’attento monitoraggio dei volontari del Wwf Livorno che erano stati poi raggiunti da Associazione Tartamare, Acquario di Livorno e Capitaneria di Porto ufficio locale di Castiglioncello.

L’operazione di apertura del nido è stata concordata tra i vari componenti tecnici della rete OTB, giunti al sessantesimo giorno dalla deposizione (28 luglio) delle uova e tenuto conto della delicata situazione di questo nido le cui uova erano state trasferite dalla spiaggia di Santa Lucia al bagno Italia nella Baia del Quercetano, intorno al trentesimo giorno dalla deposizione. Lo spostamento del nido si era reso necessario a seguito di una forte mareggiata che si era abbattuta sulla piccola baia di Santa Lucia e che aveva parzialmente invaso di acqua la camera del nido. Si ricorda che sulla stessa spiaggia di Santa Lucia era presente anche un secondo nido, deposto l’8 agosto, completamente perso a causa della stessa mareggiata. Durante le operazioni di trasferimento del nido, gli esperti avevano trovato nella camera princpale 99 uova di cui 4 non vitali e una rotta probabilmente durante la deposizione.

Considerato che erano state trasferite nel nuovo nido presso il bagno Italia 94 uova, di cui molte fortemente disidratate, una percentuale del 5% di tartarughe nate (pari a 5 esemplari) è comunque un buon successo riproduttivo per questa nidificazione che è la terza in Toscana nel 2018 ed in particolare quella registrata più a Nord di tutto il Mediterraneo.

Tutte le uova non schiuse, dopo essere state pesate e misurate (diametro medio 3,5 cm  e peso medio di 25 g), sono state prese in consegna dalla veterinaria dell’IZSLT di Pisa per gli esami anatomo patologici, virologici, micologici e batteriologici che forse potranno dare indicazioni sulla causa di una così alta percentuale di uova non schiuse in questo nido.

Numerosi i volontari coordinati dal Wwf di Livorno che si sono alternati in maniera continua nella sorveglianza con un presidio del nido h24 dal 15 settembre scorso e che hanno potuto contare sulla disponibilità di spazi e servizi offerti dal gestore dello stabilimento balneare bagno Italia e sul supporto logistico del Comune di Rosignano Marittimo.
Disponibile il video della diretta delle operazioni sulla pagina facebook Arpatnews

di Arpat