Agli agricoltori toscani piace il protocollo d’intesa contro le frodi firmato da Regione e procure

[29 Marzo 2016]

Il protocollo d’intesa siglato contro le frodi agroalimentari tra Regione e procure trova oggi il plauso degli agricoltori toscani. «Un protocollo – commenta il presidente Cia Toscana, Luca Brunelli – che ha un importante significato politico, perché conferma l’impegno della Regione Toscana al fianco dell’agricoltura, la cui competitività passa prima di tutto dalla qualità delle produzioni».

L’azione di rafforzamento individuata, spiegano dalla Regione, si basa sopratutto sul sostegno alle Procure (ma sarà possibile destinare personale anche presso i Tribunali) che verrà assicurato dalla Regione Toscana attraverso la messa a disposizione di una task force composta da 50 addetti, 20 amministrativi provenienti dal Sistema sanitario regionale e 30 giovani selezionati attraverso i bandi del Progetto Giovanisì. In particolare, alla Procura generale arriveranno 5 unità in più, 10 sono quelle destinate a Firenze, 7 ad Arezzo, 10 a Grosseto e 18 andranno a Siena; sarà l’Estar, l’ente regionale di supporto tecnico per le Asl, a selezione attraverso un bando i dipendenti che saranno poi comandati alle Procure. Ai 20 dipendenti Asl si affiancheranno poi i trenta giovani del servizio civile regionale.

Il numero delle unità aggiuntive è stato determinato in base al maggior numero di Dop e di Igp presenti in ciascuna delle quattro province interessate: le denominazioni di origine protetta e le indicazioni geografiche protette riconosciute ad Arezzo sono 18, 21 a Firenze, 23 a Grosseto e 36 a Siena.

La volontà dichiarata è dunque quella di prevenire e reprimere le frodi agroalimentari rafforzando le attività di controllo esercitate dei dipartimenti di prevenzione delle Asl e delle Procure. «Il peso specifico del protocollo – riconosce infatti la Cia Toscana – sta soprattutto nella sua concretezza, nelle azioni coordinate che prevede di mettere in atto tra Regione, ASL e procure, attraverso la mobilitazione di giovani e di risorse umane al servizio della legalità, nell’impegno finanziario assicurato al progetto. Cia Toscana si mette a completa disposizione per dare il massimo sostegno all’iniziativa e contribuire alla tutela degli agricoltori che hanno fatto e fanno grande l’agricoltura toscana nel mondo».