Ancora un rave party nel Parco Nazionale della Sila

Le proteste (inascoltate) di Legambiente. Di chi è la competenza?

[27 Luglio 2015]

Come ogni anno Legambiente Sila è stata informata che in Sila, nei dintorni della diga del Lago Votturino, si tiene un raduno con un rave party.

Quest’anno, dopo il concerto di i Manu Chao a Molarotta, un gruppo di amanti della musica dal vivo ha pensato bene di continuare a divertirsi senza pagare il biglietto a nessuno. Nemmeno al buonsenso. A Legambiente Sila sottolineano che «Sono almeno quattro anni che denunciamo e sollecitiamo interventi ad hoc per impedire il bivacco (chiamiamolo così) di centinaia di persone in un luogo delicato all’interno del Parco nazionale della Sila, ma ogni volta nessuno interviene e nulla cambia. Nessuna prevenzione e ‘ stata messa in atto in questi anni, ad esempio si poteva bloccare il sentiero d’accesso alla cavea naturale che accoglie questi barbari.  Siamo incazzati ed impotenti, perché quando si contattano le forze dell’ordine assistiamo all’imbarazzante attesa per sapere di chi è la competenza (tocca ai Carabinieri per questione di ordine pubblico o al Corpo Forestale per violazione della legge sui parchi), poi ci dicono che il fine settimana sono sotto organico e che una pattuglia deve controllare tanto territorio. Ovviamente il Parco nemmeno lo informiamo a cosa servirebbe?».

Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette di Legambiente, che è un calabrese silano spiega sulla sua pagina Facebook: «Quest’anno abbiamo deciso di non telefonare a nessuno perché non vogliamo sentire scuse umilianti e , ed io non voglio mandare al diavolo nessuno. Perciò ho deciso di denunciare il fatto pubblicamente: è in corso un rave party nei pressi del Lago Votturino nel Parco nazionale della Sila. Fatto. Ora vediamo che succede».