Antartide: Greenpeace scopre 4 ecosistemi marini vulnerabili sul fondo dell’oceano (VIDEO)

Proteggere questi luoghi meravigliosi prima di perdere qualcosa che non abbiamo avuto nemmeno il tempo di conoscere

[20 Luglio 2018]

A gennaio, Susanne Lockhart, dell’Accademia delle scienze della California, e  John Hocevar, biologo marino di Greenpeace, grazie all’Arctic Sunrise di Greenpeace e a un sommergibile hanno esplorato i fondali dell’Oceano Antartico per documentarne le tante specie rare e vulnerabili, è così che hanno identificato quattro diversi Ecosistemi marini ulnerabili (Emv) e dicono che «Si tratta di aree che devono essere tutelate con misure di protezione speciale».

La Lockhart commenta: «Sono estremamente felice ed emozionata all’idea di proteggere queste aree. I filmati raccolti durante questa spedizione testimoniano l’ampia presenza di rari e quasi sconosciuti organismi. I fondali dell’Oceano Antartico sono davvero un mondo delle meraviglie, ricco di biodiversità, messo però seriamente a rischio dalla pesca intensiva e dai cambiamenti climatici».

Hocevar, che ha guidato il sottomarino durante le ricognizioni, aggiunge: «E’ un privilegio per noi poter partecipare a questo tipo di ricerche scientifiche. Sappiamo ancora così poco su queste acque, per questo la loro protezione preventiva deve essere un imperativo. Dobbiamo proteggere questi luoghi meravigliosi prima di perdere qualcosa che non abbiamo avuto nemmeno il tempo di conoscere. I nostri risultati si aggiungono al crescente numero di prove che testimoniano la necessità di avere una rete di aree protette a tutela dell’Oceano Antartico».

Le analisi dei filmati di questi ecosistemi marini, che si trovano nell’Antarctic Sound e nello Stretto di Gerlache, lungo la penisola antartica, sono state presentate dalla Lockhart durangte un  workshop di esperti della Commission for the Conservation of Antarctic Marine Living Resources, (Ccamlr) che si è tenuto a Cambridge e Greenpeace sottolinea che «Una volta riconosciuti ufficialmente dalla Commissione nella sua prossima riunione, che si terrà a ottobre a Hobart, in Tasmania, un’area con un raggio di miglio nautico attorno a ciascuno dei siti verrà immediatamente protetta».

Greenpeace sta portando avanti una campagna per proteggere l’Oceano Antartico con una rete di aree protette, tra cui un Santuario nell’Oceano Antartico che, con una superfice di 1,8 milioni di chilometri quadrati, rappresenterebbe la più vasta area protetta sulla Terra.

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