Brasile, gli Yanomami contro cercatori d’oro e Covid-19 che mettono a rischio un intero popolo (VIDEO)

Al via la campagna Fora garimpo, fora covid contro le politiche di Bolsonaro

[3 Giugno 2020]

Fórum de Lideranças Yanomami e Ye’kwana e da Hutukara Associação Yanomami (HAY), Associação Wanasseduume Ye’kwana (SEDUUME), Associação das Mulheres Yanomami Kumirayoma (AMYK), Texoli Associação Ninam do Estado de Roraima (TANER), Associação Yanomami do Rio Cauaburis e Afluentes (AYRCA) hanno lanciato la campagna “Fora garimpo, fora covid. Praharayu warë wamaki! Yanomae Urihiha Xawara wa praharayu!” e nell’appello congiunto si legge: «Noi Yanomami non vogliamo morire. Aiutaci a espellere gli oltre 20.000 cercatori che stanno diffondendo il Covid-19 sulle nostre terre. Firma la petizione e fai pressione sul governo. Il nostro obiettivo è di raggiungere la 100 mila firme».

Ecco il testo della petizione:

«Le comunità nella terra indigena di Yanomami sono gravemente minacciate! In passato, abbiamo perso molti dei nostri familiari a causa delle malattie causate dai non indigeni e oggi soffriamo ancora di queste perdite. Non vogliamo che portino più malattie, minacciando la vita dei nostri parenti. Oggi, siamo di nuovo a rischio di Xawara (epidemia) portato da popolazioni non indigene, che chiamate Coronavirus. Le nostre comunità sono molto lontane dalle città e soffrono già per l’aumento casi di malaria, senza cure sufficienti per prenderci cura dei nostri familiari malati. Non vogliamo che questa situazione peggiori ulteriormente, con l’arrivo del Coronavirus. Dobbiamo urgentemente impedire che si diffondano più malattie tra di noi. I Garimpeiros entrino ed escano dalle nostre terre alla ricerca dell’oro, senza alcun controllo. Circolano tra le nostre comunità senza alcuna prevenzione sanitaria, è una questione di tempo prima che il Xawara Coronavirus si diffonda tra di noi. Siamo anche preoccupati per i Moxihatëtëa, gruppi di indigeni in isolamento volontario, che non sanno di nessuno degli Xawara che portano i non indigeni. E’ necessario impedire a questa invasione di provocare ancora un’altra tragedia. Dobbiamo proteggere le vite degli Yanomami e degli Ye’kwana!
il Fórum de Lideranças da Terra Indígena Yanomam ha già deciso che vogliamo vivere senza miniere d’oro e in salute. Devi agire prima che sia troppo tardi. Unisciti a noi per evitare che le nostre famiglie vengano contaminate dal Coronavirus chiedendo che le autorità del Ministero della Giustizia e del Ministero della Salute adottino misure urgenti insieme ad altre agenzie governative per un’azione coordinata e con adeguate precauzioni sanitarie e tecniche al fine di promuovere la totale disintrusione dei garimpeiros che sono ancora nelle nostre terre.

Survival International, che ha rilanciato la petizione, ricorda che «Tre Yanomami sono morti di Covid-19 e altre decine sono stati contagiati. Si teme che l’epidemia possa uccidere migliaia di Yanomami e colpire diverse comunità Ye’kwana che vivono nello stesso territorio».

La campagna #ForaGarimpoForaCovid è organizzata con il sostegno di Articulação dos Povos Indígenas do Brasil, Coordenação das Organizações Indígenas da Amazônia Brasileira,  Instituto Socioambiental, Survival International, Greenpeace Brasil, Conectas Human Rights, Amnesty International, Rede de Cooperação Amazônica, Igarapé Institute, Rainforest Foundation US e Rainforest Foundation Norway.

Lo studio “O impacto da pandemia na Terra Indígena Yanomami: #ForaGarimpoForaCovid”, pubblicato dall’Instituto Socioambiental e dall’Universidade Federal de Minas Gerais.dimostra che «Considerando solo i villaggi vicini alle aree minerarie illegali, circa 5.600 Yanomami possono essere contaminati daL Covid-19. Ciò rappresenta il 40% della popolazione che vive in queste aree. La terra indigena Yanomami ha circa 20.000 minatori d’oro illegali nella sua area. Il problema storico è diventato un problema di salute pubblica nel bel mezzo alla pandemia di Covid-19». Il territorio indigeno yanomami è quello più vulnerabile al virus di tutta l’Amazzonia brasiliana.

Dario Yanomami, dell’associazione yanomami Hutukara, ha detto a Survival: «Stiamo monitorando la diffusione del Covid-19 nella nostra terra e siamo molto addolorati per i primi Yanomami morti. I nostri sciamani stanno lavorando senza sosta per fermare la xawara. Combatteremo e resisteremo. Ma per farlo abbiamo bisogno del sostegno del popolo brasiliano e del mondo intero».

L’area, che è il più grande territorio indigeno del Brasile, è nel mirino dei cercatori d’oro dagli anni ’80, quando le epidemie di malaria introdotte dai cercatori d’oro uccisero un quinto della popolazione yanomami del Brasile e molti indios in Venezuela. I garimpeiros stanno lavorando illegalmente vicino a una delle comunità di Yanomami incontattati, i  Moxihatatea e Survival ricorda che «Le tribù incontattate sono particolarmente vulnerabili alle malattie esterne, contro cui non hanno difese immunitarie». Davi Kopenawa, il leader Yanomami noto come il “Dalai Lama della Foresta”, ha recentemente lanciato un monito all’Onu: «Se non si farà nulla per proteggere il loro territorio, gli Yanomami incontattati potrebbero essere presto sterminati».

Survival International denuncia: «Sembra che i cercatori d’oro stiano sfruttando il caos provocato dal coronavirus e che si sentano incoraggiati dalla presa di posizione del Presidente Bolsonaro, favorevole all’attività estrattiva. Rispetto al mese precedente, infatti, a marzo c’è stato un aumento nella distruzione della terra Yanomami da parte dei cercatori d’oro. Il Presidente Bolsonaro ha incoraggiato attivamente l’invasione dei territori indigeni e ha introdotto un disegno di legge per poter svendere le loro terre a favore del taglio del legno, dell’attività estrattiva, dell’allevamento e dell’agricoltura».

Fiona Watson, ricercatrice e direttrice del Dipartimento Advocacy di Survival International, conclude: «La sopravvivenza degli Yanomami come popolo dipende dall’espulsione dei cercatori d’oro. Mentre scriviamo, i loro fiumi vengono contaminati dal mercurio, che è altamente tossico, la loro foresta viene distrutta, i loro figli muoiono di malaria e molti cercatori d’oro invadono le loro terre all’ombra della pandemia da coronavirus. È in corso una catastrofe umanitaria. Gli Yanomami devono affrontare 20.000 cercatori d’oro e un Presidente determinato a distruggere i popoli indigeni del paese. Se il governo non interviene immediatamente, potremmo assistere di nuovo al terribile scenario della corsa all’oro degli anni ‘80, quando un quinto del popolo Yanomami morì di malattie per l’inerzia delle autorità».

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