I cinque progetti Life toscani finanziati dall’Unione europea

5,9 milioni di euro per biodiversità, riciclo e riuso e cambiamento climatico

[7 Novembre 2016]

La Commissione europea ha approvato un pacchetto di investimento da 222.700.000 euro per sostenere la transizione dell’Europa verso un futuro più sostenibile e low.carbon, portando così gli  investimenti a un totale di 398.600.000 euro  da investire in 144 nuovi progetti in 23 Stati membri, tra questi d ci sono  37 progetti italiani approvati dalla Commissione Ue nel quadro del programma di finanziamento “Life” per l’ambiente e l’azione per il clima, 5 di questi sono italiani.

I progetti italiani  valgono 81,6 milioni di cui 5,9 andranno ai progetti nati in Toscana e che riguardano biodiversità, gestione ambientale, informazione e ricerca.

Al  Life Granatha (GRowing AviaN in Apennine’s Tuscany HeathlAnds), vanno 796.500 euro, per migliorare lo stato di conservazione di un certo numero di specie di uccelli protette presenti nel sito della rete Natura 2000 del Pratomagno, tra cui la magnanina (Sylvia undata), la tottavilla (Lullula arborea), l’averla piccola (Lanius collurio), l’albanella minore (Circus pygargus), il calandro ( Anthus campestris ), il succiacapre europeo (Caprimulgus aeuropeus), il biancone (Circaetus gallicus) e il falco pecchiaiolo europeo (Pernis apivorus). Il progetto, che vede come capofila Dream Italia, punta nche a invertire la tendenza negativa dello stato di conservazione degli habitat alla Brughiera di Pratomagno, causata da l’abbandono delle attività tradizionali, e  a garantire la loro gestione sostenibile a  lungo termine.

Il Life Nereide (Noise Efficiently REduced by recycleD pavEments) sarà finanziato con 1,1 milioni  di fondi europei  e il progetto del Dartimento di ingegneria civile e industriale dell’niversità di Pisa ha lo scopo di produrre, superfici stradali porose a basso rumore che sostituiscano l’asfalto  con coperture realizzate con la gomma riciclata degli pneumatici, aggregati vergini e bitume vergine. In Toscana e in Belgio verranno posate e testati  5.25 km di superfici stradali, utilizzando almeno 4 800 pneumatici a fine-vita. Le nuove superfici dovrebbero ridurre l’inquinamento acustico urbano di almeno 5 decibel rispetto alle strade tradizionali e 2 decibel rispetto ad altre superfici porose in asfalto.

Il Life Aforclimate  (Adaptation of FORest management to CLIMATE variability: an ecological approach – AforClimate), capeggiato dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, riceverà dall’Ue 414.000  euro per mantenere e migliorare l’efficienza dell’ecosistema boschivo di faggi tra gli Appennini, attraverso una gestione efficace della foresta che prende in considerazione fattori climatici. Questo Life ha lo scopo di creare un modello meteorologico dettagliato e di sviluppare un sistema di monitoraggio in grado di valutare l’impatto dei fattori climatici, al fine di promuovere una migliore rigenerazione e resilienza delle foreste, così come la produzione di sementi.

Il Life Biopol (Production of Leather making BioPolymers from biomasses and industrial by products,through Life Cycle Designed processes), capofila Codyeco,  punta alla produzione di nuovi biopolimeri da usare nel settore conciario e verrà finanziato con ben 2,4 milioni di euro. Lo scopo del progetto è quello di dimostrare la performance tecnica e la redditività economica di un processo innovativo per la produzione dei nuovi biopolimeri che saranno prodotti riciclando biomasse e rifiuti provenienti dalle industrie conciarie e agro-alimentari. In questo modo, l’industria dovrebbe diminuire il consumo di acqua e l’utilizzo di sostanze chimiche pericolose, come i metalli pesanti, la formaldeide, il cromo, le paraffine clorurate   i composti organici volatili.

Il Life Side (Supporting the Implementation and Development of the EU ETS), che vede come capofila l’Istituto Universitario Europeo, è l’unico progetto toscano per la governance climativa e incassa 414.000 euro dall’Ue. Il progetto vuole contribuire alla revisione delle norme per il sistema europeo di scambio delle emissioni (Eu Ets) con la creazione di un hub della conoscenza e un punto di riferimento per i policy-makers coinvolti nella progettazione e realizzazione dello schema.  Questo include una valutazione economica dei primi 10 anni dell’Eu Ets, un forum per un dialogo politico costruttivo, la creazione di un network  di circa 20 esperti e risorse online per migliorare il coordinamento.