Circo a Portoferraio, Legambiente al sindaco: «E’ tutto a posto?»

[23 Luglio 2014]

Legambiente Arcipelago Toscano ha scritto al sindaco di Portoferraio Mario Ferrari per chiedere se sia tutto a posto per quanto riguarda le autorizzazioni per il contestato Circo di Mosca a San Giovanni.

Gli ambientalisti fanno riferimento alla vigente Variante Biennale di manutenzione ex articolo 79 del Regolamento Urbanistico NTA,  che all’articolo 75  recita: “Sono individuate le seguenti aree per gli spettacoli viaggianti: ( … ) 1.3  Area per circhi ed altri spettacoli all’aperto e sosta mezzi: ex ippodromo”» e visto anche quanto previsto dal regolamento  di occupazione del suolo pubblico approvato con delibera di Consiglio comunale n. 40 – 1 giugno 2007 e quanto scritto nell’ordinanza 1805 del 7 luglio 2014 a firma del Sindaco Ferrari che fa divieto di installazione nel territorio comunale, ad eccezione dei luoghi autorizzati, di tende, roulottes e caravan, chiedono all’amministrazione comunale «Di conoscere l’atto con il quale è stata autorizzata a partire dal 21 luglio 2014  l’installazione di un circo nell’area del parcheggio comunale di San Giovanni e se sia conforme con la normativa vigente per il territorio comunale di Portoferraio».

Il circo di Mosca si è già attendato e sarà aperto al pubblico dal  24 luglio al 3 Agosto  e l’Enpa Isola d’Elba aveva già criticato l’iniziativa dicendo che «Questi ‘spettacoli’ non sono i benvenuti e vengono condannati in modo inappellabile, quali proposte di “divertimento” che feriscono la sensibilità e il senso di civiltà di una grande parte di cittadini residenti e non». Poi l’associazione ha aperto una raccolta di firme, indirizzate al nuovo Sindaco di Campo nell’Elba Lorenzo Lambardi (che ha sottoscritto la petizione dell’Enpa) ed al Sindaco di Portoferraio  «Affinché abbiano il polso degli umori che derivano da una “proposta” che squalifica turisticamente l’Isola, consegnandola – ancora una volta, non bastasse la latitanza cronica nella quotidianità delle emergenze animali – a un giudizio negativo».

L’Enpa però fa notare che «Più di una amministrazione – tra cui anche quella di Campo nell’Elba – hanno emanato ordinanze sindacali di divieto di attendamento. Un segno di attenzione encomiabile che però si è scontrato con i Tar delle varie Regioni che hanno invalidato le ordinanze perché, quest’ultime, ponevano un divieto assoluto di stazionamento di circhi con animali. Un Comune, infatti, non può vietare ciò che a livello nazionale è del tutto legale e riceve addirittura sussidi dallo Stato».

Per l’Enpa c’è però un’altra strada, anche se non semplicissima: «Si può e si devono  porre delle restrizioni, basate sul regolamento Cites del 2006 che, oltre a indicare i requisiti minimi per la detenzione degli animali, indica anche di evitare del tutto la detenzione di specie selvatiche quali: Primati, Delfini, Lupi, Orsi, Grandi Felini, Foche, Elefanti, Rinoceronti, Ippopotami, Giraffe, Rapaci. Esattamente quegli animali che, d’abitudine, i circhi con animali propongono. Se il regolamento Cites non costituisce di per sé obbligatorietà, l’ordinanza comunale “anti circo” può renderlo obbligatorio legittimamente sul proprio territorio, e può aggiungervi ulteriori restrizioni amministrative».

All’Enpa risponde il Club Amici del Circo: «Ma quanti primati, delfini, lupi, orsi, rapaci ci sono nei circhi? Ma di che si sta parlando? Ma invece di scrivere certe cose non ci si potrebbe documentare un pochino? Non diciamo tanto, ma un pochino. “Esattamente quegli animali che, d’abitudine, i circhi con animali propongono. Certe cose non si possono né sentire né leggere».

Ma in effetti gli animali, orsi, elefanti, giraffe e grandi felini compresi, nei manifesti e nel programma del Circo di Mosca ci sono eccome.