COP13 CMS: dalla dichiarazione di Gandhinagar un messaggio forte per proteggere le specie migratrici

10 specie aggiunte al trattato, ci sono anche giaguaro, elefante asiatico e otarde. L’Italia tra i Migratory Species Champions

[24 Febbraio 2020]

La tredicesima Conferenza delle parti della Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals (CMS COP13) – la più importante e seguita nella storia di questo organismo – si è conclusa a Gandhinagar, in iNdia, con l’approvazione di un buon numero di risoluzioni e decisioni importanti per la salvaguardia delle specie migratrici in tutto il mondo e per far fronte alle minacce che pesano su questi animali.

Un successo che fa ben sperare, visto che la COP13 CMS è stata la prima dei summit internazionali legati alla natura che si terranno nel 2020 e che termineranno con la United Nations Biodiversity Conference, quando verrà adottato il Post-2020 Global Biodiversity Framework, la nuova strategia mondiale per la biodiversità per il prossimo decennio.

Amy Fraenkel, segretaria esecutiva della CMS è soddisfatta dei risultati: «Con la COP13, l’importanza del ruolo della CMS per la protezione della natura nel mondo è stato fortemente sostenuta. La CMS è particolarmente ben messa per occuparsi della conservazione delle specie migratorie e dei loro habitat e per contribuire a invertire i trend della perdita di specie e della biodiversità nel mondo».

Durante la Cop13 sono state aggiunte 10 nuove specia agli annessi della CMS: elefante asiatico, giaguaro, otarda indiana, otarda del Bengala, gallina prataiola, l’albatros degli antipodi e lo squalo longimano o pinna bianca oceanico all’Annex 1 che fornisce uno protezione più stringente; l’urial, lo squalo martello comune e lo squalo canesca nell’Annex 2 che enumera le specie migratrici con uno stato di conservazione sfavorevole e che possono beneficiare di una maggiore cooperazione internazionale e di ulteriori misure di salvaguardia. Inoltre, per 14 specie sono state approvati piani di conservazione mirati e azioni concertate.

La COP13 CMS ha adottato la Dichiarazione di Gandhinagar che si rivolge direttamente all’Open-ended Working Group on the Post-2020 Global Biodiversity Framework che è in corso a Roma e che terminerà il 29 febbraio. La Dichiarazione chiede che «Le specie migratrici e il concetto di “ connettività ecologica” vengano integrate nella gerarchia del nuovo Framework, che dovrà essere adottato all’UN Biodiversity Conference in ottobre».

Il primo report on the Status of Migratory Species presentato ala COP13, dimostra che «Malgrado alcuni successi, le popolazioni della maggioranza delle specie migratrici coperte dalla CMS sono in declino». Dalla COP13 è emerso che «Deve essere intrapreso un esame più completo per comprendere meglio lo stato di conservazione di alcune specie e le principali minacce con le quali si confrontano».

La Frankel evidenzia che «Il primo status report è un vero e proprio segnale di allarme per la Convenzione e le parti hanno riconosciuto l’importanza di un’analisi approfondita. La COP13 CMS ha dato un mandato chiaro per preparare un flagship report sullo stato do conservazione delle specie migratrici che ci darà un’idea migliore di quel che succede sul terreno e fornirà anche uno strumento indispensabile per comprendere dove dobbiamo concentrare il nostro lavoro».

La COP CMS si è anche accordata su una serie di misure politiche trasversali per lottare contro le minacce che pesano sulle specie migratrici:

Integrare le considerazioni relative alla biodiversità e alle specie migratorie nelle politiche nazionali in mateia di energia e clima e promouvere le energie rinnovabili rispettose delle specie selvatiche;

Rafforzare le iniziative miranti a lottare contro l’abbattimento, il prelievo e il commercio illegali degli uccelli migratori;

Attenuare gli effetti delle infrastrutture lineari come le strade e le ferrovie sulle specie migratorie;

Lottare contro l’utilizzo non sostenibile della carne di animali selvatici acquatici;

Intraprendere un esame dei livelli delle catture accessorie di squali e razze e proseguire l’attuazione di misure di attenuazione delle catture accessorie di mammiferi marini nelle attività di pesca nazionali;

Approfondire la nostra comprensione dell’importanza della cultura e della complessità sociale degli animali per la conservazione delle specie minacciate;

Studiare l’eventuale commercio delle specie inscritte nell’Annex 1 della CMS e le sue conseguenze sul loro stato di conservazione.

La COP13 ha anche nominato tre ambasciatori della CMS:: il noto ambientalista Ian Redmond per le specie terrestri, l’esploratrice ambientalista Sacha Dench per l’avifauna e l’attore indiano e militante ecologista Randeep Hooda per le specie acquatiche.

A 7 governi – Italia, India, Germania, Principato di Monaco, Norvegia, Commissione europea ed Environment Agency di Abu Dhabi (EAD). è stato conferito il titolo di Migratory Species Champions. Per quanto riguarda il governo italiano, nella motivazione del riconoscimento d si legge che lo status di Champion Plus è stato assegnato «per il suo sostegno allo sviluppo dell’atlante globale sulla migrazione degli animali per il periodo 2018-2020. Questo atlante è cruciale per la conservazione delle specie migratorie in quanto la comprensione delle loro migrazioni aiuterebbe a identificare alcuni fattori che determinano il declino della popolazione e a mitigarli attraverso azioni di conservazione».