Riceviamo e pubblichiamo

Dal Gruppo dei 30 dieci punti sulla conservazione della natura per un nuovo accordo di governo

[27 Agosto 2019]

Ci permettiamo di proporre  che nel possibile accordo tra PD,  M5S  e LEU per il governo del Paese siano inseriti come  fondanti i seguenti (anche se non esaustivi) 10 punti  per  la conservazione della natura in Italia:

1) ripristinare subito il Corpo Forestale dello Stato quale corpo specializzato e deputato alla sorveglianza ambientale e alla educazione naturalistica.

2) recuperare il ruolo delle Soprintendenze a tutela dei valori culturali.

3) ridefinire i ruoli di Presidenti e Direttori dei Parchi nazionali valorizzando  i profili e il curriculum di chi davvero possa dimostrare l’impegno per una  vera conservazione della natura. Rendere norma l’indipendenza dei Parchi regionali nei confronti  delle amministrazioni locali e dell’ingerenza dei partiti.

4) rimettere al centro i boschi come ecosistemi – e non come sola fonte di legname –  abolendo norme che ne promuovono l’utilizzazione massiva anche nelle Aree Protette.

5) definire ed elencare le  grandi opere utili non legate al trasversalismo affaristico, come ad esempio 5.1. sistemare tutti gli acquedotti italiani;  5.2.varo di una  legge urbanistica italiana in senso europeo per la tutela del suolo  e la corretta pianificazione territoriale a partire  da due iniziative: 5.2.1.la prima riguardante il riassetto delle periferie e 5.2.2. la seconda concernente l’ adozione di una legge per la tutela dei litorali (sul modello della francese “Loi du litoral“) che riporti al pubblico il demanio svenduto agli interessi privati, recuperando spazi costieri naturali e salvaguardando gli  ultimi ambienti dunali.

6) pianificare l’ insegnamento della biodiversità  a cominciare  dalle scuole elementari.

7) adottare un sistema di controllo dei concorsi che difenda il merito e la competenza come diritto primario del cittadino combattendo  nepotismo e  prepotenza della politica sui valori e sui meriti.

8) deliberare immediatamente come Governo l’adesione all’appello per le misure da adottare contro i cambiamenti climatici.

9) introdurre concreti e dettagliati elementi di ecologia e biodiversità tra le materie di studio di architetti, geometri e ingegneri. Si tratta di tecnici abilitati a intervenire sulla natura senza conoscerne le basi biologiche del funzionamento.

10) aprire ai laureati in Scienze naturali/biologiche/ambientali l’accesso a funzioni di pianificazione e concorsi fino ad oggi riservati solo ad architetti e prevederne le competenze professionali negli uffici tecnici dei Comuni.

di Francesco Mezzatesta e Giorgio Boscagli, a nome degli aderenti al Gruppo dei 30 (firme in allegato)