Ecomostro di El Algarrobico, è illegale. Vittoria di Greenpeace in Spagna

Un gigantesco hotel costruito sulla spiaggia di un Parco naturale

[22 Febbraio 2016]

El Algarrobico è u un hotel di 21 piani con 411camere costruito su una collina del Parque Natural del Cabo de Gata – Níjar e che ha distrutto una spiaggia non urbanizzata, un gigantesco ecomostro che ora il Tribunal Supremo di Spagna ha Dichiarato illegale fin dal momento in cui è stato posto il primo mattone, perché è stato costruito su terreni protetti e non edificabili.

La biologa manna di Greenpeace España Pilar Marcos è molto soddisfatta e spiega che «L’hotel di El Algarrobico non è solo un edificio costruito sulla spiaggia. E’ stato il primo di 7 hotel, campi da golf e perfino un eliporto che volevano costruire a Cabo de Gata».

La battaglia di Greenpeace contro questo ecomostro è durata 11 anni: l’associazione ha protestato, fatto blitz, presentato denunce e ricorsi, bloccato auto, fatto sit-in e lanciato petizioni e la Marcos spiega che «Mente lottavamo in molti, alcuni politici dicevano che mi sembra un orrore, però è legale” e intanto, naturalmente, mentre proseguivamo sulla nostra strada, qualcun altro ci insultava. Era l’epoca del mattone sulla la costa e, anche se come gruppi ambientalisti lottavamo per le m nostre spiagge e montagne, le leggi ambientali erano state relegate in serie B».

Ma Greenpeace e gli altri ambientalisti spagnoli non hanno mollato e El Algarrobico alla fine è stato riconosciuto per quello che è: un gigantesco ecomostro illegale che viola la  Ley de Costas e che ha danneggiato un Parco naturale«Non esiste nessuna scappatoia giuridica per i responsabili politici di questa babarie – conclude la Marcos – La Junta de Andalucía e il Governo dello Stato devono abbattere questo edificio illegale. No può essere aperto, anche se è stato praticamente costruito. Primo perché è illegale e secondo perché la demolizione dell’hotel può essere fatta riciclando il 98% dei materiali e produrrà fino a 400 posti di lavoro. E, con la demolizione dell’hotel, sotto le macerie  c’è l’opportunità di un futuro di turismo sostenibile, lontano dal turismo di massa sole e spiaggia che rappresentava El Algarrobico».