European Natura 2000 Award l’unico progetto italiano in finale è AdriaWet

Un'iniziativa per 4 aree umide transfrontaliere Italia-Slovenia tra le 23 migliori dell’Ue

[27 Aprile 2015]

Il progetto Adriawet 2000 – Programma di cooperazione transfrontaliera Italia Slovenia 2007–2013 – è giunto alla sua conclusione ma  il lavoro fin qui svolto dai quattro partner e dai numerosi portatori d’interesse raccolti attorno alle tante iniziative lanciate in questi ultimi tre anni continua con nuovo slancio e rinnovato impegno.

A coronare il percorso avviato da Adriawet 2000 è arrivata la nomination all’European Natura 2000 Award, il premio bandito nel 2014 dalla Commissione Europea e che riconosce le eccellenze nella gestione dei siti Natura 2000, la rete europea per la conservazione della biodiversità. L’European Natura 2000 Award ha l’obiettivo di dimostrare il funzionamento della rete Natura 2000, il ruolo rivestito nella protezione della biodiversità europea e i benefici portati alle popolazioni europee e indica le migliori pratiche in 5 diverse categorie: comunicazione, benefici socio-economici, conservazione, riconciliazione delle percezioni/interessi e cooperazione/networking transfrontaliero.

Adriawet 2000, inserito nella categoria dedicata alla Cooperazione e al Networking Transfrontaliero, è l’unico progetto italiano e sloveno tra i 23 candidati: «Un’ulteriore conferma del valore del lavoro fin qui svolto dal Comune di Staranzano, dal DOPPS Slovenia, dal Consorzio “Il Mosaico” e da Veneto Agricoltura – dicono a Adriawet – Il premio sarà un ulteriore stimolo per il consolidamento e il rafforzamento della rete stabile “Adriawet”, istituita tra le aree protette e i portatori d’interesse dell’area adriatica firmatari della “Carta di Staranzano” con lo scopo di proseguire nelle attività di collaborazione per la salvaguardia del patrimonio naturale.

Le zone umide in Natura 2000 interessate dal progetto sono:

Riserva Naturale Regionale Foce dell’Isonzo è vasta e molto complessa per la diversità di habitat rappresentati, va dalle aree marine poco profonde ai boschi planiziali e zone umide stagnanti, alle aree aride dei materassi ghiaiosi del fiume (le cosiddette “grave”); ha l’esigenza di raccogliere dati sul campo al fine di evidenziare, quanto meno per le specie di maggiore rilevanza, le consistenze e le densità di popolamento in relazione all’estensione dei vari habitat.

Valle Vecchia presenta vaste zone agricole e settori oggetto di recente ripristino e restauro ambientale con criteri naturalistici, e rappresenta l’esigenza di  sviluppare criteri comuni di gestione per i vari habitat in grado di garantire la presenza e, ove possibile, il ritorno, di specie in pericolo o comunque non comuni a livello comunitario.

Riserva Naturale integrale Bosco Nordio  si caratterizza per un  ambito piuttosto uniforme dove predomina l’habitat forestale e  chiede di  sviluppare metodi di rilevamento confrontabili con particolare riferimento alla valutazione dello sforzo di cattura mediante le attività di inanellamento a scopo scientifico per quanto concerne gli uccelli e alle  valutazioni di frequenza attraverso l’analisi della contattabilità per quanto concerne altri gruppi.

Oasi di Ca’ Mello consiste in una zona umida a prevalenza di acque dolci o salmastre abbastanza estesa, con la presenza di habitat non troppo diversificati; presenta esigenze simili a quelle rappresentate dalle Foci dell’Isonzo e dal partner sloveno che segue.

Riserva Naturale di Val Stagnon comprende habitat abbastanza diversificati che vanno da una ampia area lagunare direttamente collegata con il mare, ma con un ricambio d’acqua limitato, a zone di bonifica agraria recentemente recuperate e trasformate a fini naturalistici, attualmente dominati dalle zone umide d’acqua dolce. Trattandosi di una Riserva naturale di recente realizzazione sono oggetto di particolare attenzione le tecniche di gestione e l’efficacia delle azioni destinate a garantire la presenza delle specie obiettivo.

Il 21 Maggio a Bruxelles, una giuria di esperti selezionerà i 5 progetti vincitori delle rispettive categorie tra i 23 progetti finalisti. Da quest’anno un’importante novità: per la prima volta verrà attribuito il premio dei cittadini ovvero il premio al progetto più votato sul sito web della Commissione Europea:

Le votazioni sono aperte fino al 6 Maggio.

Per chi volesse votare, è richiesto l’inserimento del proprio indirizzo mail e la convalida del voto attraverso il link inviato dal sito della Commissione Europea (attenzione, la mail spesso viene inserita tra la spam!).