La Regione dovrà vigilare e valutare con attenzione il progetto. Scongiurare “Eco-mostriciattolo” e deturpamento di questo tratto dell’Isola d’Elba

Faro di Punta Polveraia: la Regione Toscana contro il progetto che non piace agli ambientalisti

Fattori (Sì’ Toscana a Sinistra): «Approvata nostra mozione». Legambiente: «Soddisfazione e sollievo»

[5 Aprile 2018]

La Regione Toscana ha messo una nuova zeppa per fermare il progetto di ristrutturazione del  faro di Punta Polveraia, a Patresi, nel Comune di Marciana all’Isola d’Elba, che nell’estate 2017 vide schierarsi contro Lergambiente, Italia Nostra e il Comitato Amici di Patresi.

Come spiega in una nota il gruppo consiliare di Sì-Toscana a Sinistra «Il faro costruito nel 1909, è una ex struttura militare di due piani che si estende per 2.769 metri quadrati, nel territorio del Comune di Marciana. Tramite un bando di Difesa Servizi Spa, società interamente controllata dal Ministero della Difesa, il faro è stato assegnato in concessione ad Alfa Promoter per la realizzazione di un albergo di lusso, con piscina, ristorante e lounge bar».

Lo mozione presentata da Sì-Toscana a Sinistra e approvata all’unanimità dalla Commissione ambiente e infrastrutture del Consiglio regionale, con i voti di Sì, Pd e Lega, erano assenti Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia, prevede che «La Regione Toscana dovrà valutare con la massima attenzione il progetto di trasformazione dell’ex struttura militare» e «verificare la coerenza del progetto con il Piano Paesaggistico – PIT».

I consiglieri della Sinistra spiegano anche che la Giunta dovrà «richiedere puntuali verifiche a Difesa Servizi Spa, ai Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo, al Parco Nazionale Arcipelago Toscano, prima che siano autorizzate le trasformazioni previste dall’aspirante concessionaria».

Tommaso Fattori, capogruppo di Sì-Toscana a Sinistra e membro della commissione ambiente, sottolinea che «Il recupero di un bene così prezioso dal punto di vista storico e paesaggistico non può essere il pretesto per realizzare opere impattanti il cui unico obiettivo è il profitto di chi gestirà la struttura. Nessuno sente il bisogno di un nuovo “eco-mostriciattolo” in una delle zone più belle del paese, Il disciplinare di gara con cui sono stati messi a bando i fari della Marina Militare, compreso quello di Punta Polveraia  in realtà è chiarissimo sui criteri per l’assegnazione, che nel caso del progetto presentato da Alfa Promoter non sembrano affatto rispettati. Fra i criteri vi sarebbe la valorizzazione culturale e ambientale del bene, la fruizione pubblica generale e l’accessibilità dei fari, la destagionalizzazione delle forme turistiche, la collaborazione con i soggetti legati al territorio e alla sua tutela. Tutti principi importanti, a maggior ragione in questo caso, dato che la struttura rientra in zone di conservazione e protezione speciali e in parte all’interno del perimetro del Parco dell’Arcipelago Toscano».

Fattori aggiunge: «Condividiamo i timori delle associazioni ambientaliste e di tanti abitanti di e la recente bocciatura del progetto da parte del Parco dell’Arcipelago conferma tutte le nostre preoccupazioni. Le opere proposte non sono solo in contrasto con quanto previsto dal Piano del Parco per le zone di protezione e con i vincoli che derivano dalla presenza di una zona speciale di conservazione, ma a nostro parere sono anche in contrasto con il PIT regionale, ossia con il Piano Paesaggistico della Toscana, e con le misure di tutela connesse alla presenza sia di un’IBA, un habitat importante per la conservazione di uccelli selvatici, sia del Santuario Pelagos per la protezione dei mammiferi marini».

Il capogruppo di Sì-Toscana a Sinistra conclude: «Il voto unanime è un segnale politico importante. La Regione farà la sua parte e impegnerà anche gli altri soggetti istituzionali a compiere con la massima precisione tutte le verifiche necessarie: recuperare un bene pubblico non significa certo né speculare né acconsentire a deturpare un’area di simile bellezza».

Legambiente Arcipelago Toscano ha accolto con soddisfazione e sollievo il voto in Commissione ambiente e infrastrutture del Consiglio regionale contro il progetto di rifacimento del Faro di Patresi: «Ringraziamo Tommaso Fattori e Sì-Toscana a Sinistra per aver portato all’attenzione del Consiglio regionale le istanze di Legambiente, Italia Nostra e dei cittadini di Patresi e Marciana e ringraziamo i consiglieri regionali del PD e della Lega per aver condiviso le nostre preoccupazioni. Speriamo che anche le forze che non erano presenti in Commissione regionale (M5S e FdI) vogliano prendere le distanze da un progetto sbagliato, inutilmente invasivo e in contrasto con il Piano del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e con gli strumenti urbanistici del Comune di Marciana. o nazionale e il comune di Marciana si erano già espressi negativamente sul progetto perché viola gli strumenti urbanistici comunali e il Piano del Parco. Il voto in Commissione regionale fa ancora una volta giustizia delle infondate insinuazioni di qualcuno e conferma che un bene storico, culturale e ambientale delicato e importante come il Faro di Punta Polveraia possa e debba essere restaurato e riutilizzato in maniera sostenibile e senza deturparne l’aspetto e il paesaggio circostante».