Il caso del tandem running delle formiche “chiave di volta” Temnothorax albipennis

Formiche, non sempre lo stakanovismo è efficace

[16 Settembre 2016]

Lo studio “A social mechanism facilitates ant colony emigrations over different distances” pubblicato sul  Journal of Experimental Biology da un team di ricercatori dell’università di Bristol  parte dal fatto che «Le risposte comportamentali consentono agli animali di reagire rapidamente agli ambienti fluttuanti. Negli organismi eusociali, questi cambiamenti sono spesso emanati a livello di gruppo, ma possono essere organizzati in modo decentrato dalle azioni degli individui. Tuttavia, i contributi dei diversi membri del gruppo sono raramente omogenei, e ci sono prove che suggeriscono che alcuni individui “chiave di volta” sono importanti nel plasmare le risposte collettive. Di conseguenza, le indagini sulla dinamica e sulla strutturazione dei cambiamenti comportamentali, sia a livello di gruppo che individuale, sono essenziali per valutare l’influenza relativa di diversi individui».

Lo studio esamina il comportamento tandem running, cioè la rapida esplorazione del territorio, durante le emigrazioni delle colonie nella specie di formiche Temnothorax albipennis e spiega che «Il tandem running.  viene modulato in risposta alla distanza dell’emigrazione, con più corse da svolgere quando deve essere raggiunto un sito più distante dal nido».

I ricercatori britannici hanno dimostrato che  «Alcuni individui sono molto attivi nel processo del tandem running, facendo significativamente più lavoro nell’attuare il compito», ma, contrariamente alle aspettative, queste formiche non hanno più successo nel trovare il percorso giusto rispetto alle loro compagne meno attive. Quindi, i contributi dei diversi individui nelle migrazioni delle formiche variano, ed alcuni individui “stakanovisti” leader, che i ricercatori chiamano “chiave di volta”, lavorano molto di più della media e per questo venivano considerati importanti – ora scopriamo troppo –  per l’organizzazione delle risposta collettiva dell’intero formicaio.

Il principale autore dello studio, Thomas O’Shea-Wheller dalla School of biological sciences dell’università di Bristol, spiega: «Nei nostri esperimenti, abbiamo individualmente marcato con della pittura tutte le formiche nelle colonie, il che ci ha permesso di determinare il contributo specifico che ogni operaio ha dato alla realizzazione del processo tandem running. Abbiamo scoperto che alcuni individui erano in realtà molto attivi nel tandem running, tentando un numero significativamente maggiore tandem running rispetto alle altre formiche. Tuttavia, a sorpresa, questi individui attivi non hanno avuto maggior successo nel  completare il loro compito e quindi il loro contributo complessivo era discutibile. Invece, sembra che quando sono necessarie più  tandem runs, le colonie chiamano un maggior numero  di formiche ad essere coinvolte nel processo. Quindi, il nostro studio dimostra che in alcuni casi – anche se a quanto pare esistono individui “chiave di volta” all’interno di gruppi di animali – il loro contributo relativo alle performance del compito può essere tutt’altro che decisivo».