Futuro nero per le foreste tropicali: nel 2050 persa una superficie grande come l’India

Ma una carbon tax globale potrebbe salvare foreste e clima

[25 Agosto 2015]

Secondo il rapporto “The Future of Forests: Emissions from Tropical Deforestation with and without a Carbon Price, 2016–2050” di Jonah Busch and Jens Engelmann, del Center for Global Development (Cgd),  « Nei prossimi 35 anni sarà disboscata un’area di foresta tropicale delle dimensioni dell’India». Con la combustione di questa massa di legname potrebbe essere emesso in atmosfera più di un sesto del carbonio che dovrebbe essere stoccato se si vuole mantenere l’aumento del riscaldamento globale al di sotto di 2 gradi centigradi (il bilancio planetario del carbonio planetario), ma molte di queste emissioni potrebbero essere evitate con una carbon tax.

Lo studio infatti prevede quale sarebbe il futuro della deforestazione tropicale nel periodo 2016-2050 con e senza politiche di carbon pricing, basandosi su 18 milioni di osservazioni di perdita “storica” della copertura forestale in 101 Paesi tropicali. Proiezioni che includono deforestazione, topografia, accessibilità, stato di salvaguardia, reddito agricolo e una «traiettoria a forma di U rovesciata della perdita di copertura forestale rispetto alla copertura forestale rimanente. In uno scenario busines as usual  il tasso di deforestazione tropicale salirà costantemente tra il 2020 e il 2030 e poi accelererà intorno al 2040, minacciando anche aree come quelle dell’America Latina ancora poco sfruttate.

Secondo i ricercatori, «In assenza di nuove politiche di conservazione forestale, nel 2016-2050 verranno abbattuti 289 milioni di ettari di foresta tropicale: un’area delle dimensioni dell’India e un settimo della zona foresta tropicale della Terra». E «Questa deforestazione tropicale rilascerà 169 GT di CO2 all’atmosfera».

Gli autori dello studio stimano che un carbon price di $20/tCO2 universalmente applicato eviterebbe 41 GT di CO2 di  emissioni da deforestazione tropicale, mentre un prezzo del carbonio di $50/tCO2  eviterebbe 77 GT di CO2».

Se tutti i Paesi tropicali attuassero politiche anti-deforestazione come quelle adottate del Brasile per l’Amazzonia dopo il 2004, potrebbero essere evitate 60 GT di emissioni di CO2.

I ricercatori sostengono che il loro studio conferma le conclusioni di studi precedenti: «Ridurre la deforestazione tropicale è un’opzione considerevole ed a basso costo per mitigare il cambiamento climatico». Ma, a differenza degli studi precedenti viene prevista la quantità di emissioni che possono essere evitate a basso costo per ridurre la deforestazione tropicale e la buona notizia è che «Nei prossimi decenni aumenta anziché diminuire». Infatti, «L’89% delle potenziali riduzioni delle emissioni a basso costo si trovano nei 47 Paesi tropicali che hanno già segnalato la loro intenzione di ridurre le emissioni da deforestazione in cambio di finanziamenti basati selle performance (REDD +)».

Busch conclude: «La conservazione delle foreste tropicali è un affare. Ridurre le emissioni da deforestazione tropicale costa circa un quinto che ridurre le emissioni nell’Unione europea».