Il gipeto torna a nidificare nel Parco del Gran Paradiso

Il grande avvoltoio ha scelto la Valle di Cogne

[29 Dicembre 2015]

Il gipeto (Gypaetus barbatus), un avvoltoio estinto nel 1913 nell’area oggi occupata del  Parco Nazionale del Gran Paradiso, è recentemente è tornato a popolare le valli dell’area protetta e a nidificare anche in Valle di Cogne, nel versante valdostano del Parco.  Secondo l’Ente Parco «La scelta del Gran Paradiso come luogo di nidificazione non è quindi casuale, il Parco infatti è territorio ideale per il gipeto per diversi motivi: la facilità di reperire cibo, grazie all’abbondanza di fauna selvatica, la possibilità di trovare spazi idonei alla nidificazione, grazie alla conformazione delle pareti rocciose, ma soprattutto per la tranquillità che può trovare solo in un’area protetta, in cui sono vietati i sorvoli con elicottero o altri mezzi, e in cui il disturbo antropico è ridotto».

Il 19 dicembre, Bruno Bassano, veterinario e responsabile del servizio scientifico del Parco, ha spiegato a un folto pubblico di arrampicatori che ha partecipato alla durante la Cogne Ice opening, tutti interessati al tema dell’arrampicata sostenibile e alla particolare situazione che si è venuta a creare in Valnontey, che

«Alcune specie sono particolarmente sensibili alla presenza umana e risentono in misura maggiore del disturbo che possiamo arrecare. Proprio per questi motivi è stata istituita una zona di protezione in Valnontey, dove è proibito arrampicare su alcune cascate di ghiaccio, addentrarsi e disturbare i siti di nidificazione, comprese le attività di osservazione ravvicinata per foto e riprese».

Il gipeto sta ritornando sull’arco alpino grazie ad un progetto di reintroduzione internazionale. Alcuni individui di questo avvoltoio, che si nutre principalmente di ossa di carogne, avevano già nidificato nell’area protetta nell’estate del 2012, dando alla luce due piccoli.

Italo Cerise, presidente del Parco Nazionale del Gran Paradiso, ha sottolineato che «La nidificazione del gipeto in Valnontey rappresenta un evento di grande interesse scientifico e naturalistico per il Parco, ed un successo per la sua azione a favore della conservazione della biodiversità; ma anche una opportunità per il territorio vista la forte attrazione che un evento come questo suscita in tutti coloro che amano la natura. Le misure di tutela che sono state adottate perché la nidificazione vada a buon fine, limitano l’attività di arrampicata su ghiaccio in una zona molto modesta della Valnontey che potrà continuare ad ospitare gli arrampicatori nel resto del territorio. In definitiva in questo inverno, al momento così poco attraente, in Valnontey si potranno svolgere due attività: l’arrampicata su ghiaccio nelle zone libere e l’osservazione della nidificazione del gipeto».

La zona di protezione in Valnontey  comprende le pareti di roccia e delle cascate di ghiaccio Monday Money, Gusto di Scozia, Flash estivo, Flash estivo colonnato centrale, Fiumana di Money, anche perché il successo delle nascite e della sopravvivenza dei giovani gipeti dipende da molti fattori e soprattutto dalla scelta del luogo dove accoppiarsi o dove costruire il nido, è quindi importante garantire il massimo della tranquillità, così da lasciare i gipeti liberi di scegliere dove nidificare e ridurre al minimo il disturbo antropico

Oltre alle attività di prevenzione in corso c’è anche un monitoraggio quotidiano del gipeto da parte del corpo di sorveglianza e l’Ente Parco evidenzia che «Il controllo dei siti di nidificazione, in particolare durante la cova e la schiusa dell’uovo, e prima dell’involo del pullo (il piccolo di gipeto) viene fatto dai guardaparco, insieme ai tradizionali strumenti, con mezzi tecnologici particolarmente avanzati, al fine di assicurare un adeguata protezione ai “tesori” del vero e proprio scrigno della biodiversità che è il Parco».