Gli scoiattoli grigi predano gli uccelli europei (autoctoni e invasivi) e occupano i loro nidi

Ma l’impatto degli scoiattoli invasivi non sembra insostenibile per l’avifauna, né nel loro areale odierno né in quello del futuro

[5 Novembre 2019]

A quanto pare gli scoiattoli grigi nordamericani (Sciurus carolinensis – chiamati anche scoiattoli grigi orientali)  non sono un problema solo per gli scoiattoli rossi europei (Sciurus vulgaris) ma anche   per gli uccelli – sia autoctoni che invasivi – sia attraverso la competizione per le risorse che con la predazione diretta. E’ quanto emerge dallo studio “Current and future impacts of nest predation and nest‐site competition by invasive eastern grey squirrels Sciurus carolinensis on European birds”, pubblicato su Mammal Review da Richard K. Broughton del Center for Ecology & Hydrology.

Broughton ricorda che «Lo scoiattolo grigio orientale (“scoiattolo grigio”) in Europa è considerato una delle specie esotiche invasive più dannose, con effetti negativi sugli ecosistemi autoctoni. Nonostante sia ampiamente percepito come un predatore significativo di uova e pulcini di uccelli e come un concorrente per i siti di nidificazione, la valutazione dell’impatto dello scoiattolo grigio sulle popolazioni europee di uccelli è stata ostacolata da dati empirici limitati».

E lo studio ha puntato proprio a capire l’impatto degli scoiattoli grigi come predatori di nidi e concorrenti locali dagli uccelli europei, utilizzando queste informazioni per identificare le specie potenzialmente rischio all’interno dell’areale in espansione dello scoiattolo grigio nell’Europa continentale. Broughton ha realizzato un’esauriente revisione della letteratura scientifica sul tema e ai dati esistenti si sono aggiunti nuovi dati che hanno permesso di valutare la predazione e la competizione per i nidi da parte degli scoiattoli grigi nella loro attuale areale europeo. Le specie di uccelli sono state raggruppate per tipo e sito dei nidi e queste caratteristiche sono state utilizzate per prevedere l’impatto su gruppi di specie simili nelle regioni dell’Europa continentale che si prevede verranno colonizzate dagli scoiattoli grigi entro il 2100.

Il monitoraggio realizzato attraverso telecamere e osservazioni dirette sul campo per 12 specie di uccelli e 12.420 nidi in Gran Bretagna hanno dimostrato che «Gli scoiattoli grigi raramente depredavano uova o pulcini, colpendo solo lo 0,5% dei nidi. Anche la competizione per il nido era bassa, con gli scoiattoli grigi che occupavano lo 0,8% di 122 piccole cavità arboree e il 14% di 57 cavità più grandi. Almeno 69 specie di uccelli nell’Europa continentale potrebbero essere esposte alla potenziale predazione o concorrenza per i nidi dall’espansione delle popolazioni di scoiattoli grigi nel secolo in corso, ma attualmente gli effetti a livello di popolazione sembrano improbabili».

Broughton conclude: «Le attuali evidenze dimostrano che è improbabile che gli scoiattoli grigi siano predatori o concorrenti significativi per gli uccelli nidificanti nel loro areale attuale o previsto in Europa. Tuttavia, sarebbero preziosi ulteriori studi su più specie in diverse regioni, in particolare negli habitat urbani e suburbani».