Grazie al monitoraggio satellitare, scoperti e sanzionati pescherecci in zone di mare tutelate

Un peschereccio nel mare protetto di Giannutri, l’altro troppo a ridosso delle coste del Giglio

[26 Maggio 2020]

La Guardia Costiera di Livorno ha sorpreso un peschereccio della marineria di Porto Santo Stefano all’interno delle acque protette dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano dell’Isola di Giannutri dove la pesca a strascico è vietata.

In un comunicato la Capitaneria spiega che «I militari della sala operativa, attraverso i sistemi satellitari di monitoraggio e di tracciamento automatico del traffico navale in dotazione, hanno notato l’imbarcazione in navigazione a bassa velocità nella cosiddetta zona 2e dell’isola, che i pescherecci a strascico possono attraversare purché a velocità non inferiore a 7 nodi. Il Comandante del peschereccio è stato sanzionato con una multa di duemila euro».

La scorsa settimana, grazie agli stessi sistemi satellitari di monitoraggio, è stato sanzionato un altro peschereccio a strascico che «aveva disattivato il sistema automatico di identificazione e localizzazione di bordo (AIS), proprio vicino a un’altra zona di mare interdetta, all’isola del Giglio, rendendo l’unità non visibile ai sistemi di controllo. Il Comandante del peschereccio, fermo in porto a Porto Santo Stefano, è stato diffidato dal mollare gli ormeggi ed ha potuto riprendere le attività di pesca solo dopo che l’apparato di localizzazione satellitare, risultato in effetti in avaria, ha ripreso la totale efficienza tecnica.

La Capitaneria sottolinea che «Anche mediante queste tecnologie oramai di uso comune da parte della Guardia Costiera, prosegue l’azione di vigilanza e custodia dell’area marittima e costiera del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, a tutela dell’ambiente e delle specie itttiche».