Dotati di anello identificativo e di un sistema radio per localizzare i loro spostamenti

I tre falchetti pescatore della Diaccia Botrona sono pronti per lasciare il nido

[1 Luglio 2014]

Dopo 40 anni, grazie al progetto di reintroduzione del Parco della Maremma, dei  piccoli di Falco pescatore nati il 15 maggio e cresciuti nella Riserva naturale provinciale della Diaccia Botrona, in provincia di Grosseto,  stanno per avventurarsi nel mondo. Ideatore e coordinatore del progetto di reintroduzione del falco pescatore è Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi; responsabile scientifico del progetto è Andrea Sforzi del Museo di Storia Naturale della Maremma; ricercatore è Flavio Monti per il Parco Regionale della Maremma, l’Università di Ferrara ed il Cnrs di Montpellier.

La Provincia di Grosseto sottolinea che «La nascita dei pulcini nella Diaccia Botrona è un caso davvero speciale anche perché è insolito che il terzo piccolo riesca prima a sopravvivere e, poi, a crescere. La Riserva si è dimostrata un ambiente ideale perché assai ricco di cibo; in particolare, di muggini, facilmente pescabili in acque così basse».

Un allevamento che è andato così bene che, a tempo di record, i falchetti sono pronti a lasciare il nido. «La loro partenza è prevista per agosto e hanno già tutto quello che serve per affrontare un viaggio importante – dicono in Provincia – un anello identificativo alla zampa, che permetterà di riconoscere l’esemplare, e una radio satellitare funzionante ad energia solare che indicherà in ogni momento la posizione, l’esatto percorso intrapreso e anche la temperatura dell’ambiente circostante».

I tre giovani che sui involeranno e che sono stati sottoposti anche ad analisi genetiche insieme ai loro genitori,  saranno seguiti con regolarità direttamente dalla Maremma e dallo studio delle registrazioni sarà possibile ricavare importanti informazioni su alimentazione e comportamento di questo raro rapace.

La Provincia informa che se qualcuno dovesse avvistare uno degli esemplari con l’anello identificativo, potrà comunicare la posizione inviando una mail a direzione@museonaturalemaremma.it