I Lidi Ecosostenibili, gli stabilimenti balneari amici dell’ambiente

Coniugano offerta turistica e scelte innovative per tutela, conservazione e gestione del territorio

[9 Luglio 2015]

Oggi l’associazione Donnedamare, Legambiente e Centro di ricerche interuniversitario in Scienze Ambientali (Cesab) hanno siglato un accordo di collaborazione per promuovere e far conoscere quegli stabilimenti balneari che si impegnano a favorire la diffusione di un turismo balneare ecosostenibile dando voce, attraverso i Lidi Ecosostenibili, agli stabilimenti balneari amici dell’ambiente. Collabora al progetto di ricerca anche la Cattedra Unesco in Bioetica e Diritti Umani dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, tenuta dal professor Alberto Garcia.

La presidente di Donnedamare, Bettina Bolla, evidenzia che «Molti operatori balneari hanno puntato da anni all’eccellenza dell’ecosostenibilità  Ecco perché abbiamo ritenuto opportuno prendere parte a questa ricerca. I balneari vivono sulla qualità della propria offerta e sono coscienti che è grazie al rispetto dell’ambiente che possono lavorare puntando al buon turismo e a un equilibrio tra impatto antropico ed ecosistema. Andare al mare, farsi un bagno, prendere il sole, vuol dire andare anche a lezione di basso impatto ambientale».

L’intesa prende spunto dal decalogo lanciato dall’associazione Donnedamare e dal Cesab un anno fa e dal decalogo di Legambiente Turismo e si propone di «riconoscere come Lidi Ecosostenibili quegli stabilimenti capaci di coniugare l’offerta turistica con scelte innovative in tema di tutela, conservazione e gestione del territorio, di gestione del ciclo dei rifiuti e delle acque, di rispetto della quiete pubblica ed offerta di servizi e di qualità ricettiva, di scelte avanzate sull’energia rinnovabile, fino ad arrivare ad una enogastronomia di buon livello basata su prodotti tipici e a chilometro zero».

Angelo Gentili, responsabile nazionale Legambiente Turismo, ha spiegato che «La nostra intenzione, con questo protocollo, è quella di ampliare e valorizzare la rete virtuosa di stabilimenti balneari, che nel nostro paese considerano le buone pratiche ambientali come una delle principali priorità. Questo al fine di tutelare e valorizzare la fascia costiera e il prezioso ecosistema marino che la caratterizza, educare i bagnanti ad un comportamento responsabile e rendere gli stabilimenti balneari dei veri e propri presidi per la difesa della biodiversità e la sostenibilità ecologica».

Lo studio accademico negli stabilimenti balneari italiani inizierà dall’autunno 2015. Una commissione analizzerà le buone pratiche e poi rilascerà il riconoscimento di “Lidi Ecosostenibili”, con i loghi di Legambiente, Cesab, Donnedamare e della Cattedra Unesco. Un’iniziativa pensata per premiare i lidi che si impegnano per una gestione intelligente della costa, ma anche un modo per ribadire l’importanza, la forza e la bellezza di un turismo balneare sostenibile e di qualità sempre più amato e ricercato dagli italiani. Un turismo sostenibile che non conosce crisi e che può diventare un elemento chiave dell’impresa turistica.

Ercole Amato, presidente del Cesab, conclude: «La presenza della Cattedra Unesco intende portare una forte impronta etica al lavoro di ricerca. Lo studio toccherà infatti non solo il rapporto tra le strutture balneari e l’ambiente, ma anche aspetti legati all’etica del lavoro per il mantenimento dell’ecosistema. È la prima volta che viene fatta una ricerca del genere tra gli operatori del settore. Il rispetto dell’ambiente passa dalla consapevolezza che l’uomo può essere il custode del pianeta, curandolo e rispettandolo».