I rospi brasiliani che sopravvivono senza problemi a 10 punture di scorpioni letali

Ogni anno in Brasile 14.000 persone vengono punte dagli scorpioni gialli, ma i rospi sono perseguitati perché considerati nocivi

[16 Marzo 2020]

Lo scorpione giallo brasiliano o escorpião amarelo (Tityus serrulatus) ha una puntura dolorosissima che può essere letale per un uomo eppure il rospo giallo “Cururu” (Rhinella icterica) resiste impassibile a una dose di veleno dieci volte superiore a quella che questo scorpione inietta con una puntura.
A rivelarlo è lo studio “Toads prey upon scorpions and are resistant to their venom: A biological and ecological approach to scorpionism”, pubblicato su Toxicon da un team di ricercatori brasiliani dell’Instituto Butantan di São Paulo e statunitensi dell’Utah State University. Il gruppo di ricercatori guidato da Carlos Jared dell’Istituto Butantan stava studiando questa specie di rospo sudamericano che prende il suo nome locale dal richiamo melodioso dei maschi e ha scoperto che erano vere le informazioni aneddotiche delle quali si disponeva finora: il “Cururu” mangia i terribili gli scorpioni gialli.
Una scoperta interessante, visto che nel Brasile meridionale, la regione più popolosa del paese, si registra un preoccupante aumento degli attacchi di scorpioni, causati soprattutto dall’escorpião amarelo. Lo studio evidenzia che «Questa specie è considerata particolarmente pericolosa per l’uomo e può riprodursi per partenogenesi favorendo una sua rapida dispersione e colonizzazione di nuovi ambienti». A causa del crescente pericolo rappresentato dagli scorpioni, in Brasile sono state sviluppate politiche di controllo pubblico, compresa la ricerca attiva degli scorpioni e l’uso di sostanze tossiche applicate nei luoghi che vengono considerate come i loro più probabili rifugi. Ma, anche così, il numero di incidenti aumenta di anno in anno, e attualmente a un ritmo allarmante: 14.000 punture di scorpione giallo all’anno registrate solo in Brasile. «Sembra evidente – scrivono i ricercatori nello studio – che l’aumento degli incidenti sia direttamente (o principalmente) correlato alla mancanza di predatori che in condizioni ambientali sane controllerebbero naturalmente le popolazioni di scorpioni. Tuttavia, a causa di cambiamenti ambientali, che portano alla mancanza di predatori, gli scorpioni hanno progressivamente invaso l’ambiente urbano».
Gli aracnidi e gli insetti ed altri invertebrati, sono predati dagli anuri (rospi, rane e raganelle). I rospi sono animali notturni, di grandi dimensioni e molto voraci, in grado di esplorare attivamente vaste aree e di consumare ogni giorno consumare un gran numero di insetti e aracnidi. Il Cururu è una delle specie di rospi più comuni nel sud-est del Brasile e condivide lo stesso ambiente e le stesse abitudini notturne dello scorpione giallo. Il team di ricerca brasiliano-statunitense evidenzia che «L’azione predatoria dei rospi, in particolare sugli scorpioni, è praticamente sconosciuta dal punto di vista comportamentale e tossicologico. Pertanto, abbiamo studiato il comportamento predatorio di questo rospo contro lo scorpione giallo e valutato la resistenza dell’anfibio al veleno di scorpione. I nostri risultati mostrano che R. icterica è un vorace predatore di T. serrulatused è estremamente resistente al suo veleno».
Il problema è che, come ricordano gli stessi scienziati «La relazione uomo/rospo nella storia occidentale è sempre stata molto conflittuale e forse uno dei fattori che hanno maggiormente contribuito all’ignoranza umana del ruolo di questi anfibi nel mantenere l’equilibrio ecologico». Visto che le attuali misure messe in campo per tenere sotto controllo gli scorpioni non funzionano e sono scarsamente efficaci nel ridurre le puntute inflitte agli esseri umani, i ricercatori dicono che «Per ridurre questi incidenti non sono mai state prese misure a medio o lungo termine, azioni più efficaci che tengano conto della biologia degli scorpioni e dei loro predatori».
Per capire come funziona l’interazione tra rospi e scorpioni gialli brasiliani,, il team di ricerca ha preso 10 Cururu e li ha messi ognuno in un contenitore di plastica con il fondo ricoperto di terra, poi ha introf dotto nel contenitore un micidiale escorpião amarelo in ogni contenitore. Se il rospo mangiava lo scorpione, gliene veniva proposto un altro. Ogni sessione durava in media 5 minuti. Alla fine, 7 rospi si 10 avevano mangiato 2 scorpioni, 2 ne avevano mangiato solo 1 e un rospo non aveva mangiato nemmeno il primo scorpione.
Analizzando i filmati di queste interazioni rospi – scorpioni. I ricercatori si sono accorti che I rospi cominciavano a mangiare gli scorpioni sempre dalla coda e che tutti i cururu erano stati pizzicati più volte all’interno della gola dagli scorpioni, senza mostrare alcuna conseguenza per punture che avrebbero steso un essere umano.
Per vedere se il veleno degli scorpioni avesse un qualche effetto sui rospi, i ricercatori hanno quindi iniettato ai cururu una dose di veleno equivalente a quella di 10 punture di Tityus serrulatus e, ancora una volta, tutti i rospi sono sopravvissuti e non sembravano avere nessuna conseguenza.
Jared ha commentato: «sono rimasto sorpreso per la grande capacità dei rospi di mangiare degli scorpioni come se fossero una qualsiasi altra preda inoffensiva. Nell’uomo, una sola puntura di scorpione giallo provoca un dolore terribile e può anche uccidere, in particolare i bambini e gli anziani».
Uno dei maggiori esperti mondiali di scorpioni, l’olandese Arie van der Meijden che lavora per il CIBIO-InBIO institute portoghese, ha commentato: «Quel che personalmente trovo sorprendente è che anche una dose più elevata di veleno non abbia cambiato il comportamento dei rospi. Devono aver sviluppato una resistenza molto efficace ai componenti neurotossici di questo veleno».
I brasiliani dovrebbero quindi tutelare questi rospi invulnerabili al veleno degli scorpioni, invece li considerano animali nocivi e li scacciano buttandogli addosso sale e candeggina. I ricercatori sperano che, «Facendo luce sulla capacità di questi anfibi di tenere sotto controllo gli scorpioni, alla fine saranno meglio accettati nelle città».